Ieri, in un'intervista alla Cnbc, Donald Trump ha minacciato di aumentare i dazi all'Ue in caso di non rispetto degli impegni presi

Se l’Europa non rispetterà gli impegni presi con gli Stati Uniti dieci giorni fa, i dazi, attualmente al 15%, saliranno al 35%. La minaccia è stata fatta ieri da Trump nel corso di un’intervista all’emittente americana “CNBC” che ha spaziato dall’economia alla politica interna.

Trump ha ricordato che l’Europa si è impegnata a dare a Washington 600 miliardi di dollari che verranno investiti negli Stati Uniti e a comprare 750 miliardi di dollari di energia americana. Il secondo impegno è stato quasi unanimemente giudicato irraggiungibile perché comporterebbe numeri tripli rispetto a quelli attuali e la fine dei rapporti dell’Unione europea con i suoi fornitori attuali. È una premessa necessaria che rende chiara la fragilità di questi accordi che rimangono soggetti a possibili revisioni; esse possono avvenire sia per il mancato rispetto degli impegni finanziari, di cui nessuno conosce i dettagli, sia per divergenze politiche.



Trump, per esempio, ha minacciato il Canada di ritorsioni economiche in caso di riconoscimento della Palestina, mentre l’India è finita nel mirino per i suoi acquisti di petrolio russo che in realtà continuano dall’inizio della guerra in Ucraina.

Trump non fa nulla per apparire un partner affidabile e anzi fa di tutto per ottenere l’effetto opposto. È bene quindi riprendere il report pubblicato da Stephen Miran, oggi capo dei consiglieri economici del Presidente americano, a novembre 2024 quando era solo senior strategist presso Hudson Bay Capital. In quel report, “manuale di istruzioni per la ristrutturazione del commercio globale”, si poteva leggere anche questa frase a proposito dei dazi: “L’incertezza sul se, sul quando e su quanto grandi aumenta il potere negoziale creando paura e dubbi”.



I partner commerciali americani sono esattamente in questa situazione perché gli accordi “di massima” espongono al rischio di una loro riscrittura quando emergono disaccordi di natura economica, finanziaria o politica come nel caso dei rapporti con la Russia o con Israele.

Dazi Usa, la lettera di Trump alla UE (ANSA-EPA 2025)

C’è almeno un altro effetto di questa continua altalena. Dato che nessuno sa quale sarà il regime di dazi finale si ottiene una ristrutturazione dei commerci graduale. Se i dazi fossero “scolpiti nella pietra” per un lungo periodo di tempo, le imprese sarebbero immediatamente in grado di calcolare costi e rendimenti e quindi di prendere decisioni sulla rilocazione degli impianti. Oggi, invece, nessuno si azzarda ad aprire un nuovo stabilimento, con grandi costi iniziali, senza avere nemmeno la sicurezza che il Paese di approdo possa essere alla fine più conveniente di quello di provenienza. La ristrutturazione avviene quindi gradualmente e questo evita che gli Stati Uniti subiscano shock troppo difficili da digerire; in primis, ovviamente, sui prezzi.



I Paesi che non vogliono essere soggetti a questo processo hanno come unica alternativa la ricerca di uno spazio di indipendenza politica e economica. In cima alla lista di questi Paesi c’è la Cina che si candida a fare da capofila di un sistema alternativo a quello americano e che reagisce ai dazi di Trump bloccando le esportazioni di alcuni componenti critici.

Non tutti si possono permettere questa indipendenza, sempre ammesso che sia desiderabile, e chiunque la voglia avere deve essere disposto a scelte coraggiose, a partire dalle forniture energetiche, e a fasi di volatilità.

Che l’atteggiamento di Trump sia una postura negoziale emerge da un altro tema affrontato ieri. La lotta all’immigrazione clandestina, che sotto Biden si stima possa aver portato negli Stati Uniti tra i cinque e i dieci milioni di lavoratori, sta mettendo in difficoltà il settore dell’agricoltura americano che fatica a trovare lavoratori. Trump ieri ha dichiarato di voler creare canali legali per risolvere il problema. A ulteriore dimostrazione che dietro il caos di questi mesi ci sia molto più calcolo di quanto non sembri.

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