Leda Bertè, sorella Mia Martini, è stata intervistata oggi dal programma di Rai Uno, Storie Italiane: “Le malelingue le hanno fatto male, sua ironia era unica”
LEDA BERTÈ RICORDA SUA SORELLA MIA MARTINI
Moriva oggi, esattamente 25 anni fa, la grandissima Mia Martini, o Mimì, come la chiamavano i suoi parenti più stretti, amici e conoscenti. In occasione di questo grande e nel contempo triste anniversario, Storie Italiane ha intervistato una delle sorelle della straordinaria cantante italiana, Leda Bertè: “Di lei ci sono tante cose da ricordare – ha spiegato – era una donna di un’ironia incredibile, prendeva sempre il lato ironico della vita e quando lo si presentava lo accoglieva bene”. Sulle sue canzoni invece: “Sono meravigliose ma ‘La nevicata del ’56’ a me è piaciuta moltissimo, mi ha toccata nel profondo, stavo passando un periodo piuttosto brutto”. Leda Bertè ricorda ancora il suo grande lato ironico, che forse pochi, al di fuori degli stretti conoscenti e dei parenti, conoscevano: “E’ sempre stata una persona particolare – ha proseguito la sorella più grande di Loredana, Olivia e Mia – ricordo sempre con piacere il suo lato ironico. A casa ho una foto di lei con Aznavour, e ogni volta che la vedo mi metto a ridere perchè mi ha lasciato una dedica con scritto “Leda e Greta Garbo”, per prendermi in giro”.
LEDA BERTÈ: “GRAZIE PER QUESTO OMAGGIO A MIA MARTINI”
Eleonora Daniele, conduttrice del programma mattiniero di casa Rai, ha parlato anche di una delle cause che portarono Mia Martini al suicidio, quella di essere considerata, senza alcun fondamento, una porta sfortuna, una che portava male: “Le malelingue hanno fatto male alla Mimì – ha detto ancora la Bertè – il tutto generato da una gelosia e una invidia, soprattutto nel mondo della musica, perchè era una grande: l’hanno voluta fermare nel modo peggiore possibile ma l’hanno fermata momentaneamente perché poi lei si è ripresa alla grande”. Prima di congedarsi Leda Bertè ha ricordato come Mia Martini sia stata “L’unica artista italiana ad essere ospitata per 6 mesi presso il teatro Olympia, il tempio della musica leggera francese”, e poi ha ringraziato la Rai aggiungendo: “Grazie di questo spazio perchè era giusto e doveroso farlo”.
