Lella Costa protagonista a "Ogni cosa è illuminata", il programma diCamila Raznovich su Rai3: chiuderà con un monologo ogni puntata
Lella Costa: “Metoo? Non è passato come concetto…”
Una donna dalla parte delle donne. Lella Costa durante una lunga intervista rilasciata a Io Donna ha parlato anche del movimento del #MeToo che dall’America è arrivato anche in Italia. “E’ stato una cosa importantissima” – dice l’attrice, che da donna per riconosce in questo movimento alcuni limiti – “purtroppo non è passato oltre la categoria di donne intelligenti, brave, sincere e autentiche che fanno parte di quella che è considerata l’elite del mondo del cinema, dello spettacolo, della visibilità in generale. Mi dispiace che queste affermazioni, queste denunce tardive, abbiano creato attorno un po’ di astio”. La Costa ha anche citato la classica frase che più volte si è sentita nei salotti televisivi: “Tu potevi dire di no perché eri una signora o una signorina che aveva tutti gli strumenti per poterlo fare”. Secondo Lella Costa una cosa si sarebbe dovuta fare: “trasportare questa battaglia di consapevolezza in tutto il resto del mondo, soprattutto del lavoro, dove le donne non hanno modo di sottrarsi a quel tipo di ricatto, a quel tipo di violenza e sopraffazione perché ne va della loro sopravvivenza”.
Lella Costa: “le cose stanno cambiando”
Lella Costa parlando delle donne ha sottolineato come alcune cose nel corso degli anni siano cambiate. Basti pensare alla legge sullo stalking su cui precisa: “poteva essere fatta meglio, ma intanto prima non c’era e adesso c’è”. L’attrice sottolinea come tante cose siano cambiate grazie allo spettacolo “Ferite a morte” scritto dall’amica Serena Dandini: “è un testo che è stato rappresentato dall’Onu al Parlamento Europeo e viene continuamente messo in scena dalle istituzioni di tanti Paesi, dalla Turchia alla Tunisia all’Olanda, è un esempio concreto di come la voce delle donne si sia fatta sentire su certi temi, come quello della violenza. In questo senso si stanno facendo degli atti concreti. Lentamente, sotto traccia, ma le cose stanno cambiando”. Per l’attrice, infatti, è importante parlare di violenza domestica, solo così allargandosi la consapevolezza dell’esistenza di questa brutalità “perché prima di femminicidio e violenza non se ne parlava affatto”.