Leo Bassi, comico francese, è consapevole di come il suo settore sia cambiato in questi decenni: “Il circo si è rivoluzionato: è andato avanti, per esempio arrivando nei teatri. Ms c’è di più, rivedo lo spirito circense in alcuni YouTuber. In fondo, se ci pensiamo, all’epoca noi eravamo i Tiktoker di oggi”, ha affermato nel corso di una intervista al quotidiano Libero.
Le sue origini sono proprio in una famiglia di circensi, da cui però presto si è distaccato. “Perché ormai il circo era in decadenza. Ogni sera la mia famiglia contava gli spettatori in prima fila ed erano sempre meno. Tiravano altre cose, come la tv e il calcio. Ho preso quindi atto che quell’era stava finendo e ho cercato di salvarlo. A modo mio”. A distanza di diversi anni, però, anche quello della televisione ritiene che sia un mondo superato.
Leo Bassi: “Circo rivoluzionato, ora è su TikTok”. Il ruolo dei social network
Leo Bassi, nel corso dell’intervista al quotidiano Libero, oltre a sottolineare come il mondo del circo sia stato rivoluzionato, ha messo l’accento su quelli che sono stati gli altri cambiamenti. “Chi se ne frega della televisione oggi? Mi avevano proposto di partecipare a Italia’s got talent… li ho mandati a quel paese! I programmi sono superati. Il futuro è sui social network”, ha commentato.
È per questo motivo che il comico e attore teatrale ne fa uso, anche per lavoro. Con TikTok, però, c’è stato un piccolo intoppo. “Purtroppo mi hanno oscurato. Avevo caricato uno spezzone di un mio spettacolo su Benito Mussolini, macinando oltre 2 milioni di visualizzazioni in una settimana. Poi però TikTok mi ha oscurato sostenendo che il video contenesse “contenuti d’odio”. Eppure erano le stesse battute che faccio a teatro dove irrido il fascismo”, ha rivelato con un pizzico di rammarico.