Cosa significa LGBTQIA+? Il movimento “più inclusivo” per chi ha un orientamento non eterosessuale
Cosa si intende e, soprattutto, cosa significa la dicitura LGBTQIA+? Detta anche comunità arcobaleno, l’acronimo LGBTQIA+ fa riferimento a tutte quelle persone che hanno un orientamento non eterosessuale o più semplicemente coloro i quali rifiutano la visione dicotomica di genere. Nello specifico, l’acronimo riassume tutte le varie “minoranze” di genere che da tempo chiedevano di essere aggiunte all’iniziale sigla “LGBT”, riferita a “lesbiche“, “gay“, “bisessuali” e “trans“. Nell’ultima versione scelta dal movimento “arcobaleno” prevede l’aggiunta di: Q (“queer“; I (“intersessuali”); A (“asessuali”) e il “+” che fa intendere altre espressioni del genere e della sessualità, come gender fluid, non-binarie, pansessuali, demisessuali eccetera.
Il significato LGBTQIA+ diventa decisivo per tutti i membri di questo movimento, che celebrano orgogliosamente i propri valori in contrapposizione ai paradigmi della società attuale. Sono molti i temi politici e sociali che legano le persone della comunità LGBT, che infatti si ritrova annualmente per la celebrazione del proprio percorso storico di affermazione, dei propri diritti civili ed umani. Come ogni movimento che si rispetti, anche il movimento LGBTQIA+ ha un proprio simbolo, vale a dire la bandiera arcobaleno, ideata da Gilbert Baker a San Francisco alla fine degli anni settanta. Per renderla ulteriormente inclusiva, nel corso degli anni, il simbolo del movimento è stato più volte modificato e perfezionato.
Attivismo e partecipazione alla base del movimento LGBTQIA+, la celebrazione annuale durante la parata del Pride
Oggi il movimento LGBTQIA+ è caratterizzato da una forte partecipazione ed un grande attivismo politico, la cui manifestazione più grande e discussa, coincide con la parata del Pride, dove le persone LGBTQIA+ scendono per le strade per rivendicare ad alta voce i propri diritti. Ma quali sono le differenze tra le sigle LGBT e LGBTQIA+? Sostanzialmente potremmo dire che si tratta di due diciture dal significato pressoché identico, ma in realtà ci sono lievissime differenze.
Infatti, alcune persone intersessuali che vorrebbero essere incluse in gruppi LGBT suggeriscono l’utilizzo di un acronimo esteso LGBTI. C’è, di conseguenza, l’usanza di unire i due acronimi e utilizzare il termine LGBTQI. Così, più genericamente, si utilizza l’acronimo LGBT+, inglobando e includendo più realtà in un unico nome.