Gli Stati Uniti hanno presentato un piano di disarmo di Hezbollah già accolto dal governo libanese ma ignorato dagli stessi ribelli
Il Libano si prepara ad una vera e propria svolta dopo che è stato accolto il piano degli Stati Uniti di smilitarizzare i ribelli di Hezbollah. La notizia, circolante nelle ultime ore, è riportata dall’agenzia di stampa internazionale Reuters, e arriva dopo che Washington ha spinto affinchè appunto Hezbollah deponga le armi e in cambio, al Libano, viene assicurata la fine di ogni operazione militare israeliana nel Paese, e il ritiro delle truppe dell’IDF dal Libano meridionale.
Il piano è stato presentato da Tom Barrack, inviato del presidente degli Stati Uniti nella regione, ed è stato poi discusso nella giornata di giovedì 7 agosto 2025 dal governo libanese e quindi approvato. Hezbollah, ricordiamo, è sostenuto dall’Iran e ha sempre respinto le richieste di disarmo, in particolare dopo la guerra con Israele risalente all’anno scorso.
Ad annunciare l’approvazione del piano è stato Paul Morcos, ministro dell’Informazione libanese, precisando tuttavia che lo stesso non è stato discusso nei dettagli: “Non abbiamo approfondito i dettagli o gli elementi della proposta statunitense. La nostra discussione e decisione si sono limitate ai suoi obiettivi”, ha affermato.
LIBANO, OK PIANO DISARMO HEZBOLLAH: GLI OBIETTIVI
Gli obiettivi americani riguardano la graduale eliminazione della presenza armata di eserciti non statali – fra cui appunto anche Hezbollah –, lo schieramento di forze libanesi nelle aree chiave di confine e interne, oltre al sopracitato ritiro di Israele. Si punta anche alla risoluzione delle questioni riguardanti i prigionieri e alla “demarcazione permanente dei confini del Libano con Israele e Siria”, scrive ancora Reuters. Gli Stati Uniti hanno già preso atto della decisione del Libano di fare in modo che tutte le armi siano sotto il controllo statale, ha dichiarato il portavoce del Dipartimento di Stato.
Di parere opposto il commento iraniano. Abbas Araghchi, ministro degli Esteri, ha affermato alla TV di Stato:“Non è la prima volta che si tenta di disarmare Hezbollah”, sottolineando che si tratta di una decisione che spetta esclusivamente al gruppo. “Noi agiamo come sostenitori, ma non interferiamo nel loro processo decisionale”, ha aggiunto. La proposta degli Stati Uniti mira a “estendere e stabilizzare” l’accordo di cessate il fuoco tra Libano e Israele, già negoziato nel novembre 2024.
LIBANO, OK PIANO DISARMO HEZBOLLAH: COSA SI LEGGE NEL DOCUMENTO
“L’urgenza di questa proposta – si legge nel documento visionato dall’agenzia – è sottolineata dal crescente numero di denunce riguardanti le violazioni israeliane dell’attuale cessate il fuoco, tra cui attacchi aerei e operazioni transfrontaliere, che rischiano di innescare il crollo del fragile status quo”.
Quattro sono le fasi previste per il piano di disarmo di Hezbollah e di “liberazione” del Libano, quattro diverse azioni con tempistiche differenti che cominceranno subito mettendo all’angolo i ribelli libanesi, che dovranno obbligatoriamente deporre le armi. In cambio, come detto sopra, Israele si impegna a non attuare più azioni violente in Libano. Secondariamente il Libano dispiegherà il suo esercito per recuperare tutti gli armamenti e quindi garantirne il controllo da parte dello Stato.
Parallelamente, Israele inizia il ritiro dal Libano meridionale e vengono rilasciati i prigionieri libanesi detenuti da Israele. Fase 3: Israele completa il ritiro definitivo dal Libano, e vengono stanziati finanziamenti per rimuovere le macerie e riabilitare le infrastrutture. Infine l’ultima fase, quella in cui Hezbollah sarà cistretta a deporre le armi principali, quindi droni e missili, dopo di chè comincerà la vera ricostruzione del Libano, dando spazio alla visione del presidente americano Donald Trump, che crede in un Libano prospero e libero, fase che sarà supervisionata non soltanto da Washington ma anche da Francia, Arabia Saudita e Qatar.

LIBANO, OK PIANO DISARMO HEZBOLLAH: LA REPLICA DEI RIBELLI
Hezbollah ha già fatto sapere che ignorerà la decisione del governo libanese:“Tratteremo questa decisione come se non esistesse”, ha dichiarato un portavoce del gruppo, parlando di un “grave peccato” e chiedendo che l’attuale governo libanese si dimetta, considerandolo non adeguato. Nonostante le pesanti perdite subite durante la guerra contro Israele, Hezbollah ha sempre rifiutato ogni proposta di disarmo. Secondo il gruppo, la proposta americana è un semplice “diktat”, ribadendo l’apertura al dialogo solo nell’ambito di una strategia di sicurezza nazionale, ma non “nel contesto dell’aggressione”.
Resta quindi da vedere come evolverà questa delicatissima vicenda, una delle tante “polveriere” del Medio Oriente esplose nell’ultimo anno e mezzo, a partire dall’attacco di hamas del 7 ottobre del 2023 contro israel seguito da una durissima reazione di Tel Aviv. Anche Hamas, come Hezbollah, è al centro dell’attenzione internazionale, e la Lega Araba ha recentemente chiesto il disarmo del gruppo a Gaza – richiesta che, prevedibilmente, è stata respinta.
