La Regina Camilla prende pubblicamente posizione nei confronti della censura attuata sui libri di Roald Dahl. La casa editrice Puffin Books, in nome dell’inclusione, ha deciso di modificare alcuni dei passaggi delle storie più famose realizzate dallo scrittore per bambini, da La Fabbrica di Cioccolato, a Le streghe, passando per Matilda, Gli Sporcelli e James e la pesca gigante.
In collaborazione con la Roald Dahl Story Company, si è deciso di sostituire tutte le frasi ritenute razziste, ma anche misogine e grassofobiche, eliminando “grasso”, ma anche “nano”, “pazzo”, “donna delle pulizia”, e perfino “padre e madre”, sostituiti con “genitori”: chissà come avrebbe reagito il povero Roald Dahl, morto nel 1990, se oggi fosse vivo. In ogni caso la Regina Camilla parlando in occasione di unn ricevimento organizzato a Clarence House per celebrare il secondo anniversario del suo club del libro online «Reading Room», ha esternato il suo punto di vista sulla vicenda, anche se senza mai nominare direttamente i libri “censurati”.
REGINA CAMILLA CONTRO CENSURA A ROALD DAHL: “HO DETTO ABBASTANZA”
La moglie di Re Carlo III ha esortato gli scrittori presenti al ricevimento a contrastare chi cerca di limitare la loro libertà di espressione: «Per favore, rimanete fedeli alla vostra vocazione, non fatevi ostacolare da coloro che vogliono frenare la vostra libertà d’espressione o imporre limiti alla vostra immaginazione». La Regina, alzando lo sguardo e sorridendo, aggiunge: «Ho detto abbastanza». Le sue parole, sottolineano i colleghi di Vanity Fair attraverso il sito online, sono state accolte da un lungo applauso dei presenti, e molto probabilmente anche dal pubblico di casa.
La Regina Camilla è da sempre un’appassionata lettrice ed ha cercato di trasmettere la sua passione ai nipoti a cui solitamente regala solo dei libri per Natale, come aveva raccontato la stessa durante un’intervista radiofonica. Da questo grande amore per i libri ne è nato il profilo Instagram The Duchess of Cornwall’s Reading Room, che pochi giorni fa ha festeggiato appunto il suo secondo anniversario.