A Quarto Grado, sull'omicidio di Liliana Resinovich, le parole del generale Garofano dopo l'indagine su Sebastiano Visintin

La notizia bomba delle ultime ore, svelata da Carmelo Abbate durante la puntata di ieri di Quarto Grado, è senza dubbio quello dell’indagine nei confronti di Sebastiano Visintin per l’omicidio di Liliana Resinovich. Il marito della vittima è stato perquisito in casa propria per una decina di ore, e una volta terminata la perquisizione gli inquirenti hanno portato via diverso materiale, fra cui anche dei coltelli e delle forbici.



Il generale Garofano, ex comandante dei Ris nonché opinionista fisso di Quarto Grado, è anche consulente di Sebastiano Visintin, ed ha voluto fare chiarezza sull’indagine e sugli oggetti prelevati dalle forze dell’ordine: “Quei coltelli? Io credo che l’iscrizione sul registro degli indagati sia legata soprattutto alle indicazioni che ha dato la professoressa Cattaneo (colei che ha effettuato la super perizia che ha svelato che Liliana Resinovich sia stata uccisa ndr), che ha detto di analizzare quei peli e quel materiale, e credo quindi che sia soprattutto per quegli accertamenti irripetibili”.



E ancora: “Sul fatto che ci sia stata una perquisizione così lunga e così concentrata su tante cose che non sembrano avere una strategia… se sequestri 100 coltelli, le forbici, materiale così ampio, sembra più che si vogliano trovare delle tracce collegabili all’omicidio, tra l’altro con tutte le difficoltà legate al fatto che Liliana Resinovich fosse la moglie”, quindi con la possibilità di contaminare inevitabilmente le varie “prove”.

LILIANA RESINOVICH, GAROFANO SU INDAGINE SEBASTIANO: “CREDO NELLA SUA INNOCENZA”

E ancora: “Sul guanto e sulla maglia… sappiamo che c’era l’impronta di un guanto sul sacco ritrovato sul cadavere di Liliana Resinovich, sappiamo che la professoressa Cattaneo ha messo in evidenza alcuni materiali che potrebbero provenire non dai vestiti di Liliana, quindi quel materiale prelevato da casa di Sebastiano Visintin ha un fine”.



E ancora: “Le forbici e i coltelli a distanza di 3 anni… anche se trovi delle tracce mi sembra difficile collocarle contestualmente con l’omicidio”. Il generale Garofano ha concluso: “Io non sapevo nulla, l’ho appreso stasera, ma l’indagine è un modo per sottolineare l’estraneità del signor Visintin, io ci credo: si facciano tutti gli accertamenti e così i dubbi verranno fugati”.