Claudio Sterpin e Liliana Resinovich sono andati al negozio Wind dieci giorni prima l'omicidio? Ecco cosa è emerso a Quarto Grado
Quarto Grado ha trattato il caso dell’omicidio di Liliana Resinovich soffermandosi in particolare sulla visita di Claudio Sterpin presso il negozio della Wind di Trieste. Secondo Sterpin, l’avrebbe raggiunto attorno alle 12:00 del 14 dicembre 2021, giorno della scomparsa di Liliana Resinovich, ma la titolare del negozio non si ricorda della presenza dell’amico speciale della vittima in negozio.
Cosa è successo quindi? Quarto Grado ha parlato con la ex titolare del negozio di telefonia, Elisabetta D’Agostini. “Il giorno che la signora è scomparsa – racconta alle telecamere di Quarto Grado – Sterpin si è presentato da me verso le 11:30/12:00 in stato confusionale.
Quindi ha proseguito: “Nell’entrare nel negozio ha sbattuto la porta della parete e in più era tutto agitato cercava sua moglie. Per tre volte ha infatti ripetuto c’è mia moglie, c’è mia moglie. E io gli ho risposto: chi è sua moglie e lui mi ha detto Lilly. Io poi gli ho risposto che non era entrata nessuna donna allora lui si è girato, è uscito dal negozio sbattendo di nuovo la porta”.
Un racconto quindi molto circostanziato sulla visita del maratoneta, ma allora perchè ha fatto mettere a verbale di non aver visto Claudio quella mattina? Lei replica così: “Il poliziotto mi ha fatto fare la deposizione in negozio mostrandomi queste foto ma fra il negozio piano e le foto che non combaciavano con la persona che io conoscevo…”.
LILIANA RESINOVICH, COSA DICE L’EX TITOLARE DELLA WIND
Sul momento non ha quindi riconosciuto ne Lily ne Claudio per via della cattiva qualità delle foto e della confusione in negozio ma solo in un secondo momento ha ricordato di Liliana Resinovich e dello stesso Claudio. L’ex titolare del negozio della Wind ha poi svelato un altro dettaglio molto interessante: “Loro si sono presentati una decina di giorni prima, dovevano fare un numero nuovo e questo numero nuovo doveva essere intestato a Sterpin ma solo che Sterpin non aveva i documenti con se”.
E ancora: “Lui ha detto che dovevano farlo per forza a nome suo perchè se no va a finire che quell’altro rintraccia anche questo”. Se confermato sarebbe un elemento importantissimo mai emerso dalle indagini commenta Quarto Grado: è possibile che Lily e Claudio volessero attivare un’utenza segreta per comunicare? E l’uomo che avrebbe potuto rintracciare il numero sarebbe Sebastiano, il marito della vittima? Era per questo così agitato il 14 dicembre nel negozio della Wind?
LILIANA RESINOVICH, L’INCONTRO FRA ELISABETTA E CLAUDIO STERPIN
Quarto Grado ha quindi organizzato un incontro fra Claudio Sterpin ed Elisabetta. “Quando io sono venuto alla Wind c’erano due persone – racconta lui – una bionda e una ragazza più giovane con i capelli corti morti”, ma attenzione al colpo di scena: “Lei ha parlato solo con me perché le posso assicurare che ragazze dipendenti con i capelli corti morti non ne ho mai avute”.
C’è poi un altro colpo di scena: Claudio smentisce di essere andato nel negozio della Wind pochi giorni prima con Liliana Resinovich: “Neanche per idea, magari era suo marito, neanche per idea. Non è che non ricordo, non è successo. Io non sapevo nemmeno dell’esistenza della Wind in via Battisti nonostante sia nato in via Battisti. Non mettermi in boca cose che non ho detto”.
E ancora: “Non ho mai messo piede in quel negozio prima delle 11:45 del 14 dicembre e se lei è venuta la è venuta con un’altra persona”. Quindi esiste davvero un uomo che ha accompagnato Liliana Resinovich per attivare un utenza segreta o semplicemente i ricordi di Elisabetta e Claudio sono un po’ appannati a più di tre anni di distanza?
Certo è che lo scoop di Quarto Grado è davvero interessante e nel contempo sembra strano che Sterpin, che ha sempre fornito dei dettagli molto precisi sulla vicenda, non si ricordi un fatto così importante come una visita al negozio Wind per una “sim segreta”.