I parenti delle vittime del Coronavirus a Bergamo costretti a pagare il conto della cremazione: questa è la denuncia di Roberto Calderoli, senatore della Lega, che ha scritto un post di denuncia su Facebook che è stato ripreso da molti giornali. Oltre al danno la beffa, potremmo dire amaramente: travolti dalla pandemia di Coronavirus che a Bergamo ha fatto una vera e propria strage;
costretti a un breve e freddo saluto ai propri cari defunti, con il Comune che aveva dovuto attivare due numeri telefonici appositamente per comunicare alle famiglie almeno dove si trovavano le salme dei propri morti e dove venissero portati per la cremazione, magari in quelle “processioni” di camion che hanno fatto notizia in tutto il mondo, ecco che ora gli eredi si troverebbero a pagare il conto anche economico di tutto questo.
A denunciare la richiesta di denaro avanzata ai parenti delle vittime è stato appunto il senatore della Lega Roberto Calderoli, con queste parole: “Lo Stato chiede ai bergamaschi il costo della cremazione delle loro vittime? Una vergogna! Le famiglie di Bergamo che non hanno potuto salutare e seppellire i propri cari uccisi dal Coronavirus nelle tragiche settimane di massimo picco adesso si stanno vedendo recapitare le fatture per il trasporto, fuori Regione, delle salme dei propri cari inviate nei cimiteri di Ferrara, Modena ecc per la cremazione. E a battere cassa non sono dei privati insensibili, ma è lo Stato italiano“.
L’ACCUSA DI ROBERTO CALDEROLI: “LO STATO FA PAGARE LA CREMAZIONE A BERGAMO”
Per Roberto Calderoli questa è una vergogna inaccettabile: “Lo Stato chiede soldi alle famiglie che non hanno mai più visto i loro cari e hanno dovuto accettare che venissero portati altrove perché le strutture cimiteriali bergamasche erano al collasso?” Calderoli chiede dunque che si ponga rimedio al più presto a questa situazione, di cui tra l’altro proprio lo Stato sarebbe il maggiore responsabile:
“Ora il governo si attivi subito con un emendamento al decreto liquidità per rimediare a questa vergogna. Questi soldi li paga lo Stato, che non ha saputo proteggere la vita di queste persone, che non ha voluto mettere la zona rossa in Val Seriana per limitare il diffondersi dei contagi, e non ha saputo controllare questa pandemia, nonostante gli avvisi da gennaio di tutte le organizzazioni sanitarie a riguardo. Questo non è uno Stato! Da Roma esigiamo che parta una lettera di scuse destinata ad ognuna di queste famiglie. Si vergogni Conte, si vergognino i suoi ministri”.
D’altronde va osservato che questa vicenda non è considerata scandalosa solamente da un esponente di spicco della Lega: l’accusa allo Stato è bipartisan e anche esponenti di Italia Viva, il partito di Matteo Renzi che fa parte della maggioranza di governo, hanno denunciato questo episodio a dir poco spiacevole.