Sarà Patrizia Baffi di Italia Viva a capo della commissione d’inchiesta sul coronavirus della Lombardia: caos al Pirellone, opposizione contro il partito di Matteo Renzi e le forze di maggioranza. Dopo le polemiche sul voto di Iv in Giunta per le immunità del Senato sul caso Open Arms, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle hanno messo nel mirino la nomina della renziana come presidente della commissione che dovrà fare luce su eventuali responsabilità politiche nella gestione dell’emergenza Covid-19. Come previsto dallo Statuto, la presidenza spetta ad un esponente dell’opposizione e, dopo due fumate nere, la scelta è ricaduta sulla Baffi. Pd, M5s e civici avevano proposto il dem Jacopo Scandella, ma la maggioranza ha puntato su un profilo diverso, trovando un accordo sul volto di Italia Viva.
LOMBARDIA, BAFFI (IV) A CAPO DELLA COMMISSIONE D’INCHIESTA SUL CORONAVIRUS
Patrizia Baffi è stata eletta con 46 voti, 18 in più rispetto al candidato sostenuto da Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. Infine, 3 voti a Michele Usuelli (+Europa) e 2 voti a Gregorio Mammì (M5s). Come riporta Il Giornale di Brescia, i consiglieri grillini hanno lasciato l’aula di Palazzo Pirelli in segno di protesta: «Oggi questo colpo di mano. Hanno di fatto impedito che i lombardi sappiano veramente cosa sia successo in questi mesi di nefasta gestione della pandemia da parte della Lega e del centrodestra», la posizione di Massimo De Rosa.
Duro anche il giudizio del dem Pietro Bussolati: «Oggi abbandoniamo l’aula e a questo punto è necessario scendere in piazza, perché oltre all’arroganza degli errori c’è la paura di scoprire le gravi responsabilità politiche di Attilio Fontana su questa vicenda. Continueremo a cercare le loro responsabilità politiche, andando oltre la paura della maggioranza, oltre la disposizioni di una commissione di inchiesta addomesticata».