«La cattedrale qual simbol d’amor/ vi da il benvenuto al mattin/ c’è una buona vecchietta/ che chiede al tuo cuor/ due penny per gli uccellin»: Mary Poppins cantava così con la “vecchietta” che chiedeva un’offerta fuori dalla Cattedrale di Saint Paul, uno dei simboli di Londra. Ecco, rischia però di chiudere per sempre una delle chiese più belle d’Inghilterra: la crisi incessante delle chiusure per il Covid, la mancanza di sostegni bastevoli da Governo e Chiesa Anglicana e le ristrutturazioni sempre più urgenti starebbero portando St Paul verso la possibile chiusura definitiva.
Nella Cattedrale teatro delle nozze tra Carlo e Diana la pandemia sembra aver dato il colpo del ko decisivo: la chiesa costruita tra la fine del Seicento e l’ inizio del Settecento dall’architetto Christopher Wren di fatto dipende interamente dalle entrate dei turisti. Si paga un biglietto di 20 euro per ogni entrata ma da un anno a questa parte le entrate, come noto, sono bloccate dai lockdown: già nel 2020 sono crollati del 90% gli introiti di St Paul, ora la situazione è giudicata dalla Bbc che «estremamente critica».
RISCHIO DEFAULT PER LE 42 CATTEDRALI D’INGHILTERRA
«Lunedì prossimo la chiesa riaprirà al pubblico dopo mesi di chiusura, grazie all’ allentamento del lockdown deciso dal governo, ma si teme che sarà impossibile tornare ai livelli pre-pandemia», spiega sul Corriere della Sera Luigi Ippolito, riportando le novità in arrivo da Londra. «Saranno prese importanti decisioni. Se non riusciremo a raccogliere le risorse necessarie a pagare per il personale, il riscaldamento e l’ illuminazione, dovremo chiudere i battenti», spiega alla Bbc il reverendo di St Paul, David Ison. La Cattedrale costa circa 10 milioni di euro l’anno, ma i sostegni arrivati dal Governo quest’anno sono stati solo 4: di contro, gli anglicani non provvedono a sostenere le proprie 42 cattedrali per il principio che ogni chiesa «deve essere in grado di provvedere a se stessa». Per questi motivi, la crisi di risorse per le chiese inglesi è ben più ampia della sola St Paul: l’Abbazia di Westminster ha dovuto licenziare il 20% dei suo staff a causa del lockdown, dopo aver accumulato perdite per quasi 15 milioni. Di certo però, il caso più grave resta quello della Cattedrale vista in Mary Poppins: pure i progetti di manutenzione e restauro sono stati bloccati, con l’edificio che in alcune parti viene dato come a rischio marciume. «Abbiamo delle collezioni, degli oggetti preziosi, ma abbiamo messo i secchi accanto perché il tetto fa acqua», denuncia il sovrintendente di St Paul. Il tetto, lo storico e prezioso coro, gli ingressi: servono tanti soldi e subito per evitare che una delle Chiese più belle del Regno Unito arrivi a chiudere bottega per sempre.