Ha scioccato tutta l’Italia la morte di Lorenzo Verna, il quindicenne di Milano morto mentre giocava a calcetto con gli amici a Francavilla al Mare. Un decesso improvviso il suo, ma che forse si sarebbe potuto evitare. Eppure Gabriele Bronzetti, medico dirigente nell’Unità Operativa di Cardiologia-Cardiochirurgia Pediatrica presso l’Ospedale Sant’Orsola di Bologna, ammette che l’anomalia congenita che ha posto fine ai giorni di Lorenzo non era così semplice da scovare:”Quella coronarica è una malformazione e molto difficile da individuare con gli esami di routine Impossibile diagnosticarla con un semplice elettrocardiogramma, può essere invece scovata con un ecocardiogramma, fatto da una persona esperta e che sa dove andare a cercare il problema. Il disturbo è raro, ma non così tanto: si stima che due morti improvvise su dieci sui campi sportivi, o durante sforzi, siano ascrivibili ad anomalie coronariche simili a quella di Lorenzo. (…) La coronaria potrebbe essere rimasta strozzata tra le due grandi arterie, aorta e polmonare, dando luogo a un processo ischemico, in cui cioè è drammaticamente diminuito l’afflusso di sangue al cuore. Mi risulta che Lorenzo avesse già avuto un malore sul campo, ma l’anomalia non è emersa e non è stata possibile una diagnosi di certezza”.
LORENZO, MORTO GIOCANDO A CALCETTO: IL PARERE DEL CARDIOLOGO
Il dottor Bronzetti, intervistato dal Corriere della Sera, ha spiegato “tecnicamente” cosa potrebbe essere accaduto al cuore di Lorenzo, che improvvisamente si è ritrovato un afflusso di sangue insufficiente. L’esperto poi spiega:”Si tratta di una particolare deviazione anatomica che è difficile intercettare, anche con un ecocardiogramma di routine. Mi viene da dire che è una cosa che trovi solo nel momento in cui la sospetti fortemente e la cerchi ossessivamente”. Bronzetti però precisa:”Certo non è normale che un ragazzino svenga mentre fa sport: se succede va data una spiegazione. Peraltro l’ecocardiogramma consente anche la diagnosi di altre cardiopatie silenti che si rivelano in età adolescenziale, come le cardiomiopatie. Nel caso tutti gli esami risultino a posto si può pensare all’anomalia coronarica: per diagnosticarla si fa appunto un ecocardio molto approfondito e se rimangono dei dubbi si può procedere con una Tac, che ha una precisione del cento per cento. Inoltre esiste un esame del sangue, che si può eseguire in caso di dolore toracico da sforzo, per misurare il livello di troponine (indice di necrosi miocardica): può segnalare una pregressa ischemia e dare quindi un’ulteriore indicazione”.