Luca Salsi è uno degli uomini del momento, soprattutto se si considera che il baritono avrà il compito di interpretare il Barone Scarpia nella Tosca di Puccini. La rappresentazione de La Prima alla Scala è prevista per oggi, sabato 7 dicembre 2019, trasmessa anche da Rai 1 in diretta. Con molteplici successi internazionali alle spalle, Salsi è un verdiano come il collega Francesco Meli, ma è pronto per trasformare il suo anno in un tributo scaligero che lo porterà sul palcoscenico grazie a ben 33 recite. “Crudele e irruente ma nobile”, dice intanto a Leggo del suo Scarpia, “era un Barone siciliano. Bel portamento, educato, uno che parla sottovoce”. Anche nel suo caso, il Direttore Riccardo Chailly ha deciso di rispettare le note del compositore italiano, “togliendo qualche esagerazione che la drammaticità porta a fare”. Non ci sono dubbi per Salsi che Scarpia sia più che attuale, anche se rispetto all’originale ci sarà modo di vedere il Barone al fianco di un corteo di suore, “metà suore e metà diavole, una in particolare sarà una specie di colf per Scarpia”, aggiunge. Un’idea di Livermore, che ha scelto di fare alcune modifiche per rendere ancora l’opera ancora più cinematografica e moderna. Fra gli aneddoti di scena, il baritono invece confessa di aver chiesto alla collega Anna Netrebko di mettere un po’ a freno la propria irruenza sul palco, soprattutto per quanto riguarda il finale, quando la sua Tosca si ritroverà a pugnalare più volte il Barone.
Luca Salsi, il ruolo del cattivo nelle sue corde
Il ruolo del cattivo è perfettamente nelle corde di Luca Salsi, il baritono che interpreterà Scarpia nella Tosca di Puccini. Merito del suo ruolo lirico, che lo porta sempre a vedersi sfuggire le soprano per via della loro preferenza nei confronti dei tenori. “Noi tentiamo di metterci di mezzo”, dice a Il Corriere della Sera, “pronti a qualsiasi carognata pur di dividerli. Facciamo un sacco di danni, ma poi finiamo malissimo”. In 20 anni di carriera, Salsi ha interpretato re malvagi, padri crudeli e persino creature dalle sembianze deformi. Il destino lo ha portato due anni fa a recitare con Anna Netrebko nell’Andrea Chenier e adesso i due cantanti si ritroveranno sullo stesso palco con altri ruoli da interpretare. Anche se il ricatto lega a doppio filo il suo Gerard e la Maddalena della soprano russa, in questa nuova occasione Scarpia non vivrà lo stesso tipo di redenzione, ma sceglierà di non cedere di un solo passo dal suo proposito malvagio. “Scarpia è lo Jago di Puccini”, dice facendo un paragone con l’Otello di Verdi. La similitudine è visibile anche nell’uso del ventagio da parte del primo e del fazzoletto da parte del secondo, entrambi oggetti sfruttati per scatenare le gelosie dei protagonisti. “Scarpia si muove come un serpente, avvolge la sua vittima in spire sempre più strette per il piacere di dominarla prima ancora di possederla”, prosegue Salsi, “le grida di Cavaradossi torturato fanno parte della contrattazione, gliele fa ascoltare per il gusto di vederla soffrire”.