La voce di Lucio Battisti continua a far innamorare intere generazioni di italiani. Nonostante siano trascorsi 22 anni dalla sua morte, l’artista di Rieti continua a vivere grazie alle sue canzoni immortali. Basti pensare a brani come Balla Linda e 29 settembre oppure Il mio canto libero e molti altri ancora. Eppure esiste anche un’altra realtà sotterranea legata alla vita e carriera di Battisti, sottolinea il sito R3M, come il fatto che esista ancora tanto materiale inedito. “Provini realizzati nello studio professionale che Lucio aveva nella sua casa di Molteno”, ha detto l’ex direttore artistico Roberto Gasparini, “lui però era un perfezionista, non volle neanche farci ascoltare quelle tracce musicali“. Sono ricordi che risalgono tra l’altro a pochi mesi prima di quel 9 settembre del ’98 in cui Lucio ha smesso di respirare. I due si erano visti fino a luglio, poi si erano salutati e si erano ripromessi che si sarebbero rivisti ad estate terminata. Il rock invece ha unito per tanto tempo Battisti a Mogol, anche se poi il loro legame si è spezzato molto presto. Alla luce della rivoluzione del mondo musicale di oggi però, Giulio Rappetti è sicuro che in questo periodo in cui sono i talent a fare da padroni, nè lui nè Lucio sarebbero mai potuti esistere. “Non avremmo la forza di arrivare alle radio, che molto spesso perseguono solo i loro interessi”, ha detto a Rolling Stone, “non ci sono più i disc jockey, che erano persone libere che decidevano, entusiaste della musica e con competenza, che se qualcosa era bello meritava di essere trasmesso. Oggi lo decide il titolare della radio cosa va in onda”.
Lucio Battisti, Il mio canto libero primo su Spotify
Lucio Battisti ha portato il suo capolavoro Il mio canto libero fino alle stelle e non solo negli anni del rilascio, ma anche in quest’epoca digitale. Il brano infatti è finito primo in classifica su Spotify a livello mondiale e Wanda Fisher, che in passato ha dato la voce ai cori originali della canzone, ha deciso di trasformare tutto in una nuova versione con il Coro di Napoli diretto dal Maestro Carlo Morelli. “Ho incontrato Lucio Battisti mentre ero col Maestro Reverberi per progetti di lavoro”, dice a End of a Century, “Un incontro a tre, un’emozione fortissima ed io molto timida ad avere un personaggio così davanti. Battisti è un artista che va ricordato per la sua genialità e per la sua bravura a livello artistico, perché ha scritto dei brani indimenticabili che ci toccano sempre il cuore tutte le volte che noi li ascoltiamo. In particolare, chiaramente per me, ‘Il mio canto libero’ perché io sono stata la voce solista di questo brano cantato insieme a Battisti e mi rimarrà sempre nel cuore, è una cosa che mi riempie di orgoglio“. E ancora oggi quella canzone rappresenta molto per gli italiani, specialmente in un periodo come questo in cui la salute è diventata un’incertezza. Un inno di libertà che ha raccolto tante voci nelle famose cantate dai balconi. “Sono stata la prima ad accogliere l’invito di cantare questo brano dai balconi e l’ho fatto condividendolo sui miei canali social“, dice ancora la Fisher, “sono tantissime le voci che ogni giorno sento allegramente dalla mia finestra, sono voci di gioia e di speranza, voci che risuonano dolcemente quasi come le campagne che annunciano che siamo sempre più vicini alla fine. Non posso che commuovermi di gioia e unirmi a loro con tanta emozione e ammirazione”.