Lucrezia Ruggiero, campionessa europea di nuoto sincronizzato in coppia con Giorgio Minisini, si è focalizzata sulla tematica dell'inclusione dei soggetti disabili nel suo sport
Atleta della polizia di Stato (“Senza le Fiamme Oro non potremmo essere qui oggi, ci accompagnano negli eventi dei cosiddetti sport minori come il nostro e non possiamo che essere loro grati”), Lucrezia Ruggiero ha poi voluto ricordare come il feeling sportivo con Giorgio Minisini si protragga ormai da tre anni a questa parte, anche se, a causa della pandemia di Covid-19, non avevano finora avuto l’opportunità di esibirsi su grandi palcoscenici internazionali.
LUCREZIA RUGGIERO: “SOGNO COMPETIZIONI MISTE TRA NORMODOTATI E DISABILI”
Nel prosieguo della sua chiacchierata su Rai Uno, Lucrezia Ruggiero ha inteso porre l’accento sul progetto “Filippide”, a cui il suo partner in vasca, Giorgio Minisini, ha già aderito: esso si pone l’obiettivo di svolgere attività di allenamento e preparazione a competizioni sportive con soggetti autistici e con sindromi rare ad esso correlate.
Nel caso di Minisini, ha permesso a un professionista normodotato come lui di creare un’esibizione con una ragazza affetta da sindrome di Down, Arianna Sacripante: “Per me è stata la performance più emozionante del campionato – ha affermato Lucrezia Ruggiero –. Al momento nel nuoto sincronizzato non ci sono competizioni “miste”, con normodotati e disabili contemporaneamente in acqua, ma sono sicura che con la giusta pubblicità potremmo mandare un messaggio di inclusività alla società… Se l’atleta ha la testa e ha la voglia, i limiti non ci sono”. Ma Lucrezia Ruggiero aderirebbe al progetto “Filippide”? “Per me sarebbe fantastico, si riuscirebbe a sensibilizzare un po’ tutti sul tema della disabilità”.
