L'appello di Macron all'Ue e a Meloni: “abbiamo bisogno di un'Italia forte, serve tutti essere credibili e dare garanzie a Kiev”. Sul rapporto con Trump...

LA PROPOSTA DI FRANCIA E UK PER LA PACE IN UCRAINA E IL CONFRONTO CON GIORGIA MELONI: PARLA MACRON

Garanzie solide, sia per soldi che per armi, la presenza di soldati “volenterosi”, e la necessità di ricucire l’unità tra Europa, Usa e Ucraina: per il Presidente francese Emmanuel Macron, il piano di pace lanciato in coppia tra Francia e Regno Unito è solo il punto di partenza di una strategia allargata europea che possa puntare sia ad aumentare le spese per la difesa comune, e sia rappresentare un posto al tavolo dei negoziati tra Putin e Trump. Intervistato dal “Foglio” al termine del vertice di Londra, Macron parla a 360° della guerra in Ucraina, richiamando la necessità di riunire l’intera Ue come del resto invocato anche dalla Premier Giorgia Meloni.



Ed è proprio sul rapporto complesso tra la leader italiana e l’Eliseo che Macron lancia un messaggio distensivo alla Presidente del Consiglio, come del resto la stessa Meloni aveva sottolineato ieri nel punto stampa da Londra elogiando le iniziative anche personali per provare a trovare una soluzione post scontro Trump-Zelensky alla Casa Bianca. Di contro però, qualche dubbio sull’efficacia di un piano Francia-UK la Premier italiana l’ha avanzata, trovando oggi la risposta a distanza dal Presidente Macron nell’intervista al quotidiana di Claudio Cerasa.



«Dobbiamo essere credibili come europei nell’aiutare l’Ucraina», ed è per questo che il messaggio da Parigi verso Roma è di puntare alla piena unità europea per fornire garanzie di sicurezza granitiche e solide per Kiev. Su questo Macron è concorde con Meloni, serve avviare un tavolo franco e diretto tra Usa e Ue, ponendo una posizione comune per il Vecchio Continente: «abbiamo bisogno dell’Italia», rilancia il Presidente francese, e che il nostro Paese sia sempre più forte per poter agire a fianco di Francia, Germania e delle altre grandi nazioni europee. In attesa di capire in cosa possa consistere il piano di riarmo Ue annunciato dalla Presidente Von der Leyen per il prossimo 6 marzo, Macron punta sull’alleanza con l’Italia richiamando il senso di unità già a suo tempo inaugurato dall’ex Premier Mario Draghi (che con il leader dell’Eliseo ebbe un rapporto molto stretto).



“SERVE DARE ARMI A KIEV PER DIFENDERE LA NOSTRA LIBERTÀ EUROPEA”

Il non lasciarsi andare a tifoserie, mantenendo una posizione di realpolitk equilibrata, per Meloni è valsa la stima degli altri leader europei, anche quel Emmanuel Macron con cui i rapporti in questi anni non sono sempre stati pienamente distesi. Il recente vertice di Parigi un po’ sgangherato nei modi e nelle presenze (non sono stati coinvolti tutti i leader Ue, trovando la critica netta della Presidente italiana) ha portato ad un più equilibrato summit a Londra, con il rientro nei rapporti tra Ue e UK post-Brexit che fanno capire come l’emergenza diplomatica sia tutt’altro che banale, e non solo sull’Ucraina (dazi, difesa comune e Patto di Stabilità).

Con il rischio di guerre e offensive anche contro l’Europa è un pericolo imponente evidenziato dall’intero Governo Bayrou-Macron, come spiega oggi il Ministro degli Esteri Barrot a “France Inter”: «la linea del fronte è sempre più vicini a noi». Il suo diretto superiore, inquilino dell’Eliseo, insiste nell’unità europea per potersi confrontare con gli Stati Uniti e per difendere Kiev dall’avanzata russa. Il tema non è facile, specie vedendo i risultati sul campo della difesa ucraina tutt’altro che in buone condizioni: per Macron serve continuare ad inviare aiuti e armi al Governo Zelensky (o all’eventuale prossimo successore, ndr), anche perché l’Ucraina non difende solo i suoi confini ma «l’intera liberà europea».

Secondo il Presidente francese occorre mettere fine ad ogni ambiguità nelle posizioni su Russia e Ucraina, anche nella sinistra europea e non solo sul fronte destra. Ma essere credibili, conclude Macron, è esattamente quanto chiede Trump dagli Usa per l’Unione Europea: «ha ragione, serve fornire garanzie solide», e anche armi, all’alleato ucraino. L’interesse su questo è da parte dell’intero Occidente, dall’UE e Washington, senza nessuno escluso.