Dal Consiglio UE nuovo attacco di Emmanuel Macron a Putin: “la Russia minaccia le nostre esistenze, serve armarsi contro il revisionismo della storia”

ANCORA MACRON E ANCORA CONTRO MOSCA: “MINACCIA PER L’ESISTENZA DI UE E FRANCIA”

Se la Francia da sempre ha cercato di proiettare i propri obiettivi al resto dell’Europa, tentando un “dominio” politico ed economico, si è spesso scontrata con una Germania che rappresentava la vera “locomotiva” d’Europa e faceva da contraltare: potrebbe dunque non essere un caso che Emmanuel Macron negli ultimi mesi abbia lanciato accuse e attacchi costanti contro la Russia di Vladimir Putin.



Sia in difesa dell’Ucraina di Zelensky, e sia per esprimere la necessità che l’Europa torni ad armarsi contro la minaccia «imperialista» di Mosca: con il piano di riarmo messo in campo da Von der Leyen il progetto di Macron arriva a realizzarsi, probabilmente approfittando della debolezza del Governo Scholz in Germania e del cambio di guardia con Merz cancelliere ancora in cerca di un accordo stabile con la SPD. Nonostante una situazione in Francia tutt’altro che semplice, con un Governo di “larghe intese” che rischia la sfiducia ogni settimana (e che si regge sull’accordo di non belligeranza tra Le Pen e il Premier Bayrou), il Presidente dall’Eliseo prova a dettare la linea politica europea, dal riarmo all’esercito da inviare a Kiev fino al piano “anti-imperialista” contro Mosca.



E così dopo le schermaglie (che riassumiamo qui sotto, ndr) degli scorsi giorni, al termine del Consiglio UE informale è lo stesso Emmanuel Macron in conferenza stampa a lanciare una nuova frecciata molto pesante contro il Paese responsabile dell’invasione all’Ucraina ormai tre anni esatti fa: dopo i colloqui con i vari Paesi UE, afferma il leader francese, emerge come la Russia oggi e per il futuro rappresenta una vera «minaccia esistenziale per tutti gli europei e quindi anche per la Francia». Dopo aver riconosciuto che per il futuro dell’Europa si potrebbe anche non avere una piena alleanza con gli Stati Uniti («hanno altre priorità rispetto all’Europa»), il punto tenuto da Macron inquadra la Russia come unico nemico e l’UE come un’unione politica che necessita di armarsi letteralmente per respingere le minacce potenziali future.



DA “MACRON NAPOLEONE” ALLA MINACCIA NUCLEARE: COSA SUCCEDE SULL’ASSE FRANCIA-RUSSIA

Per il Presidente della Francia con la guerra in Ucraina si è dimostrata e confermata la Russia come unica vera potenza “imperialista”, e anche «revisionista della storia»: una minaccia in sostanza al desiderio di pace e di sviluppo dei popoli, prosegue Macron nell’invettiva anti-russa al termine del Consiglio Europeo. Il progetto di riarmo e di difesa comune, al contrario della “minaccia” come è stata letta dal Cremlino dopo il piano presentato dall’Unione Europea, rappresenta una «scelta di pace», un armarsi per «evitare il prossimo conflitto».

Poche ore prima era stato il Presidente Putin a contrastare dialetticamente l’inquilino dell’Eliseo paragonandolo a Napoleone o Hitler nel progetto di attaccare militarmente la Russia: in risposta Macron rivendica che le scelte di riarmo, di esercito europeo mandato in Ucraina e di difesa comune dell’UE sono solo «scelte di pace». Il fatto che il capo del Cremlino reagisca in questo modo, conclude il Presidente francese, significa che «ho detto la verità». Non solo, per Macron i negoziati di pace che potrebbe firmare Putin potrebbero tranquillamente essere “traditi”, anche perché lo ha già fatto dopo che Francia e Germania si erano fatti garanti per gli accordi di Minsk «palesemente violati da Putin».

La retorica anti-Russia, secondo il Cremlino, è appunto un rivangare il passato tornando ai tempi del tentativi abortiti di invasione di Napoleone e del Terzo Reich nazista: le minacce di Macron, attacca sia il portavoce Peskov che il Ministero degli Esteri con Zakharova, «sono gravi», così come la presenza di truppe UE in Ucraina verrebbe vista da Mosca come «una dichiarazione di guerra». Nel discorso alla nazione di due giorni fa Macron aveva parlato di rendere l’Europa più salda e solida nella protezione contro la minaccia russa: ma il leader francese aveva anche proposto la deterrenza nucleare delle testate atomiche di Parigi “offerta” agli alleati europei, Kiev inclusa.