Cosa ha detto Emmanuel Macron nel discorso alla Francia sulla guerra in Ucraina: le truppe a Kiev, lo scudo nucleare contro Putin e la "deterrenza"
IL DISCORSO DI EMMANUEL MACRON: 13 MINUTI DA LEADER UE (SENZA ESSERE ELETTO)
Il discorso tenuto ieri sera in diretta tv a reti unificate in Francia del Presidente Emmanuel Macron potrebbe tranquillamente essere lo “speech” di un leader europeo, o meglio del leader dell’intera UE: peccato però che nessuno abbia delegato o eletto il Presidente francese a responsabile massimo del Vecchio Continente, nonostante in tema di difesa ed esercito è ovvio che Parigi abbia carte da “spendere” in più rispetto a tutti gli altri partner europei, Germania compresa. E così nel pieno del caos geopolitico internazionale sulla guerra in Ucraina, quando da Washington e Kiev lo scontro degli scorsi giorni Trump-Zelensky si sta per ricucire, il n.1 di Francia alla nazione spiega che come occorra concentrare le energie per contrastare la Russia di Putin.
Un discorso breve, conciso, dove viene raccontata l’ultima evoluzione della guerra sul campo e le conseguenze diplomatiche verso una pace ancora tutta da costruire fra Usa, Mosca e Ucraina: secondo Macron però l’avvenire dell’Europa non può e non deve essere deciso da Trump o Putin, perciò «di fronte ad un mondo di minacce sarebbe folle rimanere spettatori». Macron in questo senso sembra sposare la proposta della Commissione Ue sul riarmo dell’Europa, in arrivo oggi con il testo dettagliato su cui già l’Ue si è spaccata tra dubbiosi, entusiasti e detrattori (con l’Italia del Governo Meloni che rientra nel primo caso, ndr).
Secondo Macron la pace che dovrà giocoforza arrivare nei prossimi mesi, non può essere una capitolazione dell’Ucraina: per questo il Presidente francese si allinea con le richieste di Zelensky in merito ad una pace giusta e duratura, sebbene contemporaneamente da Kiev lo stesso Presidente ucraino si rimetteva alla leadership americana per condurre in porto i negoziati. L’impressione è che l’Europa provi, in modo sparso e appunto con leader “improvvisati” (per mancanza di iniziativa dei due titolati al ruolo, ovvero Von der Leyen e Costa, presidente del Consiglio Ue) a giocare un ruolo al prossimo tavolo dei negoziati, dopo che Trump ha provato in tutti i modo a relegare in secondo piano i 27.
DALL’ESERCITO AL NUCLEARE: LE PROPOSTE DELLA FRANCIA ALL’EUROPA
E così 24 ore dopo il discorso-fiume di Trump al Congresso USA, la “risposta” di Macron dalla Francia è ben più ridotta e punta ad avanzare due punti soli: l’invio delle truppe europee sul suolo in Ucraina (concordato nel recente vertice Macron-Trump alla Casa Bianca, ndr) e la proposta di uno “scudo nucleare” francese offerto agli alleati europei (e anche all’Ucraina) per contrastare con la deterrenza la minaccia del Cremlino.
Putin e la Russia sono il vero pericolo per l’Europa, secondo l’Eliseo, ed è per questo che occorre spingere per un esercito europeo comune che possa essere vero elemento di sfida a Mosca: «rimaniamo legati alla Nato, ma dobbiamo rafforzare la nostra indipendenza». Nei prossimi giorni Macron ha annunciato la convocazione a Parigi di tutti i Capi di Stato maggiore degli Stati pronti a schierarsi ancora per l’Ucraina e per una pace “giusta”, confermando per l’appunto l’invio di truppe europee – senza precisare con che linea di comando e di che nazionalità – che rimarranno in Ucraina «per garantire il rispetto della pace, una volta raggiunta».
LA RUSSIA RISPONDE A MACRON: “È DISCONNESSO CON LA REALTÀ”. COS’È SUCCESSO
Ma è il tema dell’atomica ad aver alzato l’attenzione anche internazionale sul discorso di Macron, anche qui senza che vi sia stato un effettiva spiegazione dettagliata di cosa intendesse: dopo la fine della guerra mondiale contro Hitler, la Francia come Paese è il più preparato ed efficace in Europa avendo «capacità di deterrenza nucleare», spiega ancora il Presidente dall’Eliseo.
Proprio per questa deterrenza, è possibile una protezione maggiore che ora viene “offerta” all’intera Ue per contrastare la Russia: dalla Francia si aprirà un dibattito per poter proteggere i vari alleati in Europa sotto lo scudo nucleare, come del resto sosteneva anche il nuovo cancelliere tedesco Merz appena dopo le Elezioni vinte in Germania.
Da Mosca la proposta di un “ombrello nucleare” a tutta l’UE per contrastare la Russia viene ovviamente visto come un’ulteriore dichiarazione di intendi bellicosa e pericolosa: in particolare però la portavoce del Ministero degli Esteri, la “zarina” Maria Zakharova, rileva come le dichiarazioni di Macron ogni giorno arrivano a «contraddire quelle precedenti», dimostrando di essere ancora «disconnesso con la realtà». Il Cremlino valuta positivamente le posizioni di Usa e Ucraina in merito ai negoziati, ma tende ad escludere ancora Zelensky come Presidente durante la trattativa e soprattutto conferma la volontà di non far partecipare alla “partita” nessun leader o rappresentante europeo.