Una nuova terribile moda impazza tra le giovani in Cina. Le ragazze entrano negli spogliatoi dei negozi Uniqlo, indossano vestiti da bambina e si fanno un selfie. Fin qui nulla di male, il problema è che negli autoscatti si ritraggono con un braccio dietro la schiena e la mano che deve riuscire a toccare l’ombelico. Questo vuol dire essere magrissime. Come nel caso del foglio formato A4 che va messo in verticale davanti alla pancia, così da fotografare vite molto strette. Siamo ben al di sotto della taglia 42, basti considerare che il foglio A4 messo in vermicolare ha una larghezza di 21 centimetri. Una follia da anoressia questo nuovo fenomeno sociale, perché in Cina le ragazze si sfidano sui social Xiaohongshu e Weibo a colpi di foto di questo tipo e hashtag.
A ricostruire la vicenda il Messaggero, secondo cui questa moda evidenzia l’ossessione delle donne cinesi per la magrezza. Recente è il caso dell’attrice Zhang Meng, che ai Weibo Awards si è presentata con un corpetto così stretto che ha avuto bisogno dei medici dopo aver sfilato sul red carpet.
CINA, OSSESSIONE PER IL CORPO MAGRO
In Cina è dilagante la corsa ad un corpo sempre più magro, ma magrezza non vuol dire salute. Le ragazze però hanno lanciato una battaglia, la “BM Style“, dal nome del marchio italiano Brandy Melville, perché confezione quasi esclusivamente vestiti di taglia S. Qualcuna ha cominciato per caso a pubblicare foto con i top BM sfidando le coetanee, così si è arrivati a ritene che il peso ideale sia 43 chili per 160 cm. He Jinbo, studioso di Salute mentale e immagine del corpo dell’Università cinese di Hong Kongo alla Bbc ha spiegato che gli adolescenti sono sempre meno soddisfatti del loro aspetto fisico quanto più tempo trascorrono sui social. Pian piano qualcosa comincia a muoversi.
Neiwai, brand di biancheria intima femminile, l’anno scorso ha pubblicizzato taglie dalla small alla extra-large, per noi la prassi. Magari servirà anche il messaggio dell’attrice Zhang, che ha dichiarato: «La nostra immagine rappresenta solo una parte di noi. Invece di lamentarci quotidianamente perché non siamo abbastanza magre, sarebbe meglio preoccuparsi d’imparare nuove cose, di arricchire la nostra personalità e diventare più sicure di noi stesse».