Le malattie circolatorie si confermano la prima causa di morte in Europa: nel 2022 sono state responsabili del 32,4% dei decessi complessivi
Anche nel 2022 – ultimo anno di cui si hanno a disposizione i dati precisi e dettagliati – le malattie circolatorie sono state la primissima causa di morte in tutta l’Unione Europea, superando (seppur non di molto) i tumori che spesso sono visti come principali responsabili dei decessi: a dirlo sono i dati raccolti ed elaborati dall’Eurostat – versione europea del nostrano Istat – riferiti, appunto, al 2022 e che confermano il predominio delle malattie circolatorie in tutte le numerose regioni europee; salvo alcuni casi largamente concentrati in Francia.
Prima di arrivare al dettaglio sui dati raccolti dell’Eurostat, è importante precisare che con il termine “malattie circolatorie” ci si riferisce a quell’ampia e articolata classe di malattie che colpiscono i vasi sanguigni e il cuore: tra queste, infatti, rientrano gli ictus e gli infarti, l’ipertensione, l’arteriosclerosi, le aritmie e la pericardite; tutte – e ce ne sono anche molte altre – che colpiscono e danneggiano il sistema cardiocircolatorio impedendo o rallentando la circolazione del sangue e dei nutrienti essenziali per il nostro organismo.
I dati sui decessi europei legati alle malattie circolatorie: in Italia sono superiori nel Sud
Tornando a noi e ai dati dell’Eurostat, nel corso del 2022 – con una tendenza che continua ininterrotta ormai dal 2011 – le malattie circolatorie sono state la prima causa di morte in Europa, responsabili di circa 1,68 milioni dei 5,16 milioni di decessi complessivi, con un’incidenza statistica del 32,8 per cento; mentre subito dopo (con il 22,3% del totale e pochi meno di 1,2 milioni di casi) troviamo i tumori maligni e poi – tutte sotto il 7% con meno di 400mila casi – le malattie respiratorie, i decessi da Covid, le “cause esterne” (come gli incidenti) e – ancora – i problemi intestinali, quelli nervosi, quelli mentali e quelli endocrini.
Soffermandoci esclusivamente sul tema delle malattie circolatorie, l’Eurostat ha stimato un’altissima incidenza nei decessi in Bulgaria e Romania, entrambe sopra il 50% dei casi complessivi, opposte alle regioni orientali della Francia che oscillano tra il 18 e il 19 per cento; mentre l’Italia sembra confermare il dato medio europeo con circa 222mila decessi legati alle malattie circolatorie (su 721mila complessivi) con Molise, Campania, Basilicata e Calabria superiori al 34%, la Sardegna sull’ordine del 25% dei decessi e il resto dello stivale che oscilla tra il 27 e il 30 per cento.