Due omicidi a distanza di 18 giorni l’uno dall’altro con vittime due bambine piccole, figlie di Louise Porton, 23enne di Warwickshire, in Inghilterra. Inizialmente considerate delle morti inspiegabili, sarebbe stata proprio la mamma l’autrice di entrambi i delitti choc. La stessa, come riferisce Il Messaggero, avrebbe messo in atto il suo diabolico piano con uno scopo ben preciso: liberarsi delle sue due bambine di 3 anni e 17 mesi “colpevoli” di ostacolare la sua vita. Adesso la 23enne è comparsa per la prima volta in tribunale con l’accusa di omicidio. In entrambi i casi, avrebbe agito ostruendo le vie aeree delle due figlioletto nella speranza di far passare le loro morti come naturali. Eppure, la malvagia madre non aveva fatto i conti con medici e polizia che in breve tempo sarebbero venuti a capo della duplice tragedia, appurando così i due delitti. Stando alla ricostruzione del tribunale Louise chiamò la prima ambulanza il 2 gennaio dello scorso anno spiegando che la sua bambina, Lexie, di appena 3 anni aveva smesso di respirare. La piccola, dopo essere stata condotta in ospedale e curata, fu dimessa ma solo il giorno seguente la donna richiamò l’ambulanza con la medesima richiesta di soccorso. Ancora una volta la piccola fu visitata e dimessa. La scena si è ripetuta nei giorni successivi e dopo alcuni giorni di ricovero la bambina era stata mandata a casa con la diagnosi di una infezione al torace curabile con antibiotici.
MAMMA UCCIDE LE FIGLIE PICCOLE: IL PROCESSO
Tredici giorni dopo dalla prima richiesta di soccorso, il 15 gennaio, la piccola Lexie fu trovata morta dai paramedici giunti nell’abitazione della donna. Ciò che fu subito notato dai soccorritori fu proprio la freddezza della madre di fronte ad una tragedia così grande. Addirittura fu vista scherzare con alcuni uomini mentre preparava il funerale della figlioletta. Subito dopo il rito funebre, la donna se ne andò al supermercato con l’altra figlioletta di 17 mesi, ignara della fine che avrebbe fatto anche lei. Il piano della madre, infatti, era quello di disfarsi presto anche della seconda figlia ed infatti, a distanza di 18 giorni, ecco la seconda morte sospetta. Stesse modalità della sorellina. I medici hanno così prontamente collegato le due morti portando all’arresto della mamma. Solo in seguito alle indagini è stato appurato che Louise era solita lasciare le due bambine a casa da sole per uscire con uomini che la pagavano in cambio di sesso. L’accusa in aula ha spiegato: “Sentiva che le sue piccole erano un ostacolo. Erano un peso e si intromettevano nel suo stile di vita”. Lei, di contro, continua a professarsi innocente.