MANOVRA 2023, DIRETTA FIDUCIA CAMERA/ Ok con 221 sì e 152 no: voto finale all’alba

- Niccolò Magnani

Manovra di Bilancio 2023, tra oggi e domani il voto di fiducia alla Camera: programma e diretta video streaming. Primo ok con 221 sì e 152 no: il voto finale è previsto all'alba

giorgetti 2 lapresse1280 640x300 Giancarlo Giorgetti, ministro dell'Economia (LaPresse)

Il governo ha ottenuto la fiducia sulla Manovra: la legge di bilancio è stata approvata alla Camera con voto palese con 221 sì, 152 no e 4 astenuti. Ma anche quella odierna è stata una giornata tormentata per la Manovra, a causa dei due errori emersi in altrettante tabelle allegate. Il governo ha, quindi, presentato due emendamenti per le correzioni. Eppure il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti non è stupito. Infatti, durante il voto di fiducia in Transatlantico ha dichiarato: «Io e Gilberto Pichetto abbiamo complessivamente 50 anni di manovre di bilancio in due. Ne abbiamo viste di tutti i colori, non ci impressioniamo. E’ come per gli aerei, quando c’è un po’ di turbolenza, l’importante è atterrare». L’esame del provvedimento prosegue in nottata con una seduta fiume, fino all’ok al provvedimento. L’approvazione definitiva è prevista entro l’alba, poi il passaggio al Senato. (agg. di Silvana Palazzo)

OGGI IL VOTO DI FIDUCIA ALLA CAMERA PER LA MANOVRA 2022: IL CRONOPROGRAMMA

Dopo liti, tensioni e correzioni, finalmente il testo finale della Manovra di Bilancio 2023 arriva in Aula alla Camera per la votazione definitiva prima di passare al Senato: il timing è molto stretto come noto (non bisogna sforare il 31 dicembre per non incorrere nell’esercizio di bilancio provvisorio dove l’Ue controllerebbe in pratica tutta la gestione economica del Paese). Dopo il via libera (non senza polemiche) dalla Commissione Bilancio di Montecitorio, la corsa contro il tempo del Governo Meloni comincerà oggi alle ore 19 con le prime dichiarazioni di voto alla Camera dei Deputati: per le ore 20.30 è previsto il primo voto di fiducia sulla Manovra licenziata in CdM e modifica in Commissione.

Il voto finale sul provvedimento è previsto per le ore 6 del mattino del 24 dicembre, con una seduta-fiume che intende approvare in definitiva la Finanziaria sulla quale il Governo ha posto la questione di fiducia. Dopo il prevedibile Sì della Camera, il testo passerà al Senato tra il 27 e il 30 dicembre dove l’esecutivo si auspica l’approvazione finale della Legge di Bilancio: verrà certamente blindato il testo per impedire ogni correzione che porterebbe poi a sforare con il nuovo anno l’approvazione della Manovra, ripetendo quanto fatto da tutti gli ultimi Governi (che pure, va ricordato, non erano entrati in funzione a due mesi dalla fine dell’anno come invece occorso all’esecutivo Meloni). Si cercano dunque di scongiurare ogni possibile imprevisto – già incorsi in questi giorni, come ad esempio la norma salva-Comuni da 450 milioni di euro inserita per errore nel testo della Manovra e poi di corsa cancellata con un ritorno in extremis in Commissione. Per seguire tutti i dettagli, le discussioni e la votazione finale sulla Manovra di Bilancio 2023 sarà disponibile la diretta video streaming sul canale satellitare e YouTube della Camera dei Deputati (link a fondo pagina, ndr).

CORREZIONI ALLA MANOVRA 2023 DOPO I CONTI DELLA RGS: LE NOVITÀ

Gli ulteriori ritardi che hanno portato la votazione di fiducia alla Camera “solo” per la sera di oggi 23 dicembre sono dovuti, oltre alle forti discussioni tra maggioranza e opposizione (e in seno allo stesso Governo), alle modifiche richieste dalla Ragioneria Generale dello Stato in merito alle coperture delle varie misure della Manovra 2023. Una Finanziaria da 35 miliardi complessivi, di cui 21 dedicati per tutelare il caro-energia di famiglie e imprese nel primo trimestre 2023: ma è nei “piccoli” provvedimenti che la Rgs ha provveduto ad evidenziare alcune correzioni da impostare, svolte in corsa nelle ultime ore prima dell’approdo in Aula. Cancellata la norma salva-Comuni inserita per errore nella Manovra, ma modifiche anche sulla riforma della 18app-bonus Cultura ideata dal Governo Renzi: per i nati nel 2004 varrà ancora la carta attuale, mentre per tutti i 18enni successivi verrà riformata con le novità approntate dal Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

Sono in tutto 44 le correzioni richieste dalla Ragioneria: smartworking rinnovato per i soli fragili viene integrato con le sostituzioni dei professori ai quali venga concessa la modalità di lavoro agile. Ritocchi anche sul finanziamento a Radio Radicale (finanziato solo per un anno e non per tre come stabilito dal Governo), ritocchi anche sulla norma che riguarda il contrasto degli svantaggi derivanti dall’insularità. La Ragioneria generale dello Stato ha poi bocciato eventuali “compensi e simili” per i membri del tavolo permanente sui Pos, ma ha chiesto di prevedere dei paletti per i voucher ai lavoratori delle discoteche e infine, ha richiesto un decreto ministeriale per consentire ai Comuni a forte vocazione turistica di alzare la tassa di soggiorno fino a 10 euro a notte. «Alla luce delle critiche emerse, ritengo opportuno sottolineare che le note elaborate dalla Ragioneria di Stato nel percorso di approvazione della legge di bilancio rientrano nella normalità delle operazioni svolte dai tecnici del Mef. Queste osservazioni tecniche sono pervenute anche lo scorso anno e in misura nettamente superiore» ha spiegato la sottosegretario al MEF Lucia Albano, che ha poi aggiunto come «negli ultimi due anni la manovra si è chiusa il 30 dicembre e l’esecutivo in carica non si era formato durante l’autunno, come accaduto al governo Meloni. Insieme ai tecnici del Mef, che ringrazio per il puntuale e sempre professionale apporto, Parlamento e governo sono al lavoro per gli ultimi aggiustamenti alla manovra in Commissione Bilancio alla Camera, prima dell’apposizione del voto di fiducia».

MANOVRA DI BILANCIO 2023, TUTTE LE MISURE: POS, REDDITO, MUTUI E…

Ecco invece qui di seguito riassunte le principali novità emerse dal maxiemendamento della Manovra 2023, presentate nei giorni scorsi dal Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in Commissione Bilancio dopo il via libera politico della Premier Giorgia Meloni: inserite anche le novità emerse dal dibattito in Commissione, così come le norme introdotte/stralciate in extremis dopo le richieste di Rgs e Commissione Europea.

Bollette
21 miliardi complessivi per tutelare il caro-energia di famiglie e imprese nel primo trimestre 20234: taglio degli oneri impropri delle bollette; bonus sociale (con soglia Isee alzato a 15mila euro); credito d’imposta rafforzato per le imprese; stop fino al 31 gennaio 2023 dei distacchi del gas; Iva per fatture dei consumi nel primo trimestre del 2023 dei servizi di teleriscaldamento passa dal 22% al 5% (per pelle dal 22% al 10% per tutto l’anno prossimo)

Superbonus 110%
Nel maxiemendamento del Governo «è recepita quella che è una volontà emersa in commissione al Senato sul dl quater e recepita qui per motivi di tempo: la possibilità di presentare la cilas per i condomini entro il 31 dicembre 2022 per mantenere il regime di maggior favore al 110%».

Cuneo fiscale
Taglio del 3%: passa da 20 a 25mila il tetto del reddito per il taglio del cuneo di un ulteriore punto percentuale

Mutui
«È stata ripristinata la vecchia norma del 2012 che permette per i contratti di mutuo ipotecario di tornare dal tasso variabile al fisso», delinea Giorgetti dopo l’inasprimento dei tassi BCE che imporrà nuovi rialzi ai mutui.

Pensioni
Minime a 600 euro per tutti gli over-75: revisione del meccanismo di indicizzazione delle pensioni per gli anni 2023 e 2024, è stata elevata la percentuale della fascia di pensioni da 4 a 5 volte la minima e ridotte conseguentemente quelle a salire per quanto riguarda i redditi. Opzione Donna resta invece “intatta”: anticipo uscita lavoro a 60 anni (ridotta di un anno per ogni figlio, limite max di 2 anni) solo per tre categorie, ovvero caregiver, invalide almeno al 74% licenziate o dipendenti da aziende con tavolo di crisi

Reddito di Cittadinanza
Mensilità ridotte da 8 a 7 mesi nel 2023: «Si è aumentato da 6mila e 8mila euro la soglia massima per l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali a favore di chi assume da primo gennaio al 31 dicembre 2023. Questo permette di coprire di fatto l’intera platea dei nuovi assunti perché copre raggiunge dei livelli significativi», ha spiegato Giorgetti presentando la rinnovata Manovra 2023. A gennaio previsto decreto ad hoc sul RdC, annunciato dal sottosegretario al Lavoro Durigon

Pos
Eliminata norma che poneva limite dei 60 euro di spesa per l’obbligo di Pos in negozio: «soppressione dell’intero articolo 69 della Manovra, che contiene anche l’innalzamento del tetto al contante a 5mila euro. Mi assumo la responsabilità di un errore della Ragioneria», ha detto il MEF. Viene dunque riammesso l’articolo sul tetto al contante mentre salta definitivamente la norma sui Pos.

Assegno familiare e congedo parentale
Spiega la Lega dopo l’ok in Commissione: «Abbiamo previsto l’aumento all’80% indennità del congedo parentale ricondotta ai genitori in via alternativa. Abbiamo poi incrementato la maggiorazione della misura dell’assegno unico universale riconosciuto a nuclei con 4 o più figli. Introdotta anche misure per escludere borse di studio destinate a studenti universitari con disabilità dal computo reddituale, estendendo i beneficiari».

Debiti società sport
Verranno trattati come quelli di tutte le altre imprese sul fronte fiscale, mentre quelli previdenziali andranno saldati comunque entro i termini, pena le procedure previste.

18app, bonus cultura
Due nuovi bonus, basati sul reddito e sul merito: la ‘Carta della cultura Giovani‘, per i residenti nel territorio nazionale appartenenti a nuclei familiari con Isee fino a 35mila euro, assegnata e utilizzabile nell’anno successivo a quello del compimento di 18 anni. ‘Carta del merito‘, per chi si è diplomato con 100 centesimi; valgono 500 euro ciascuna e sono cumulabili.

Intercettazioni dell’intelligence
Cambiano le regole: saranno a tempo, per 40 giorni prorogabili di 20 in 20; dati distrutti entro sei mesi ed il procuratore generale della Corte d’Appello di Roma potrà autorizzarne la conservazione per 24 mesi al massimo. Spese al MEF e non più al Ministero della Giustizia.







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