MANOVRA 2023, ECCO IL MAXIEMENDAMENTO: COSA È SUCCESSO NELLA NOTTE
La lunga notte del Governo Meloni per poter arrivare alla formulazione del maxiemendamento sulla Manovra 2023: tensioni in Commissione Bilancio alla Camera, errori, confusione e norme in extremis hanno dato vita ad una lunghissima elaborazione tra il pomeriggio di ieri e le prime ore dell’alba. Il risultato è che in giornata verrà dato mandato al relatore in Aula per presentare il maxiemendamento sulla Finanziaria: le votazioni potrebbero scattare tra domani e mercoledì, con la tempistica che resta comunque stretta in quanto entro il 31 dicembre la Manovra deve essere approvata da entrambi i lati del Parlamento.
Dall’eliminazione della norma sui Pos ad ulteriori riduzioni sul Reddito di Cittadinanza, dalle norme sui mutui con tasso fisso all’accordo raggiunto tra FI e il resto della maggioranza sulle pensioni minime: sono diverse le misure e molte le novità rispetto alla bozza giunta negli scorsi giorni in Commissione Bilancio. Ad illustrare le proposte emendative del Governo alla legge di bilancio il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti: «Non c’è nessuna forma di condono fiscale. Il pacchetto di modifiche non stravolge nulla ma rafforza la manovra». Non è però stato facile trovare la quadra tra le diverse anime dell’esecutivo e dopo i vari scontri con le opposizioni: intervenendo ieri davanti ai colleghi riuniti in Commissione Bilancio, il titolare del MEF ha aggiunto «Il ritardo per la presentazione del maxiemendamento, che peraltro in parte è stato presentato adesso, è dovuto al fatto che gli uffici del Mef erano pronti questo pomeriggio con il maxiemendamento ma la presidenza della Camera ha chiesto di evitare, dopo aver manifestato l’indisponibilità a considerare ammissibile il maxiemendamento se non spacchettato per omogeneità di materia. E noi abbiamo ceduto ad un lavoro molto complicato di spacchettamento del maxi per comporre e ricomporre le coperture».
TUTTE LE NOVITÀ IN MANOVRA DI BILANCIO 2023: POS, REDDITO, MUTUI E…
Ecco dunque qui di seguito le principali novità emerse dal maxiemendamento della Manovra 2023, presentate da Giorgetti in unità con la Premier Giorgia Meloni e i vari partner della maggioranza di Governo: recepite alcune osservazioni della Commissione Europea sulla Finanziaria – specie su Pos e pensioni – mentre si è cercato di intervenire a tutela dei cittadini sul fronte mutui dopo la decisione della BCE di alzare i tassi, con relativa potenziale stangata sui nuovi mutui casa. Sul fronte coperture, spiega il Ministro dell’Economia: «Il mio problema in questi giorni sono state le coperture, avrei voluto aumentare il taglio del cuneo a 35mila euro di reddito ma non avevo le coperture. Lo sforzo del governo è stato recepire le vostre indicazioni con coperture coerenti».
Pos
Eliminata norma che poneva limite dei 60 euro di spesa per l’obbligo di Pos in negozio: «soppressione dell’intero articolo 69 della Manovra, che contiene anche l’innalzamento del tetto al contante a 5mila euro. Mi assumo la responsabilità di un errore della Ragioneria». Viene dunque riammesso l’articolo sul tetto al contante mentre salta definitivamente la norma sui Pos.
Reddito di Cittadinanza
Mensilità ridotte da 8 a 7 mesi nel 2023: «Si è aumentato da 6mila e 8mila euro la soglia massima per l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali a favore di chi assume da primo gennaio al 31 dicembre 2023. Questo permette di coprire di fatto l’intera platea dei nuovi assunti perché copre raggiunge dei livelli significativi», ha spiegato Giorgetti presentando la “nuova” Manovra 2023
Pensioni minime a 600 euro
«Innalzamento a 600 euro delle pensioni minime per tutti quelli che hanno 75 anni», spiega il Ministro dell’Economia, con Forza Italia che rivendica «Abbiamo previsto la revisione del meccanismo di indicizzazione delle pensioni per gli anni 2023 e 2024, è stata elevata la percentuale della fascia di pensioni da 4 a 5 volte la minima e ridotte conseguentemente quelle a salire per quanto riguarda i redditi».
Mutui
«È stata ripristinata la vecchia norma del 2012 che permette per i contratti di mutuo ipotecario di tornare dal tasso variabile al fisso», delinea Giorgetti dopo l’inasprimento dei tassi BCE che imporrà nuovi rialzi ai mutui.
Cuneo fiscale
Taglio del 3%: «Passa da 20 a 25mila il tetto del reddito per il taglio del cuneo di un ulteriore punto percentuale».
Superbonus 110%
Nel maxiemendamento del Governo «è recepita quella che è una volontà emersa in commissione al Senato sul dl quater e recepita qui per motivi di tempo: la possibilità di presentare la cilas per i condomini entro il 31 dicembre 2022 per mantenere il regime di maggior favore al 110%».
Teleriscaldamento
Nella Manovra 2023 spunta, spiega Giorgetti, «la riduzione dell’aliquota Iva al 5% per il primo trimestre 2023 sul teleriscaldamento. E’ prevista anche la riduzione al 10% dell’Iva per i pellet per il 2023».
Congedo parentale
Come spiega il Ministro della Lega, «Abbiamo previsto l’aumento all’80% indennità del congedo parentale ricondotta ai genitori in via alternativa. Abbiamo poi incrementato l maggiorazione della misura dell’assegno unico universale riconosciuto a nuclei con 4 o più figli. Introdotta anche misure per escludere borse di studio destinate a studenti universitari con disabilità dal computo reddituale, estendendo i beneficiari».
Debiti società sport
Verranno trattati come quelli di tutte le altre imprese sul fronte fiscale, mentre quelli previdenziali andranno saldati comunque entro i termini, pena le procedure previste.