La Manovra 2026 potrebbe apportare dei cambiamenti significativi sulla rivalutazione dell'oro, riducendo l'attuale aliquota.
Nella manovra 2026 si sta pensando di ridurre l’imposta che viene applicata ordinariamente all’oro. Un’idea che potrebbe aumentare il gettito nelle casse pubbliche ma che allo stesso tempo garantirebbe un “guadagno” senza alcun esborso.
Giancarlo Giorgetti a tal proposito, Ministro dell’Economia e della Finanza, raccomanda di porre attenzione al budget ed evitare mosse sbagliate sia per quel che riguarda i conti pubblici ma anche per i cittadini stessi (evitando ad esempio di aumentare la tassa sulla cedolare secca).
Cambiamenti in manovra 2026, a cosa si punta?

Tra le recenti proposte nella prossima manovra 2026 c’è la sforbiciata dell’aliquota sulle plusvalenze derivanti da una compravendita del bene di rifugio per eccellenza, l’oro. Una strategia che aiuterebbe a far crescere il gettito ma anche ad incentivare ad investire sul metallo prezioso.
D’altronde specialmente negli ultimi anni c’è stata una corsa all’oro da record, e questo per via dell’elevata percentuale di inflazione che ha costretto i privati a trovar rifugio nel “certo”.
Quanto alla riduzione dell’imposta i partiti di maggioranza starebbero lavorando per potarla al 18% (oggi è fissata al 26%).
Priorità alla rivalutazione
C’è però una considerazione importante da dover fare, perché l’imposta agevolata non si calcolerebbe sulla differenza tra il prezzo storico e originario e il costo di vendita, ma piuttosto tra il valore alla cessione e la rivalutazione aggiornata.
L’oro però, è comunque oggetto di oscillazioni. Durante un’intervista al giornale Financial Times, l’esperto analista di MKS Pamp, Nicky Shiels, ha spiegato che il metallo giallo ha avuto un rialzo esagerato, tanto che, ciò ha causato dei picchi al ribasso improvvisi.
Ne è stata l’esempio la quotazione di martedì 21 ottobre, con un brusco -6% registrato in poche ore, quando il giorno prima il prezzo toccava i 4.381,52 l’oncia (l’esatto opposto a distanza di 24 ore).
L’idea è che comunque l’oro possa tornare a salire, anche se ci sarà uno stallo nell’incertezza dei mercati finanziari attuali, che sono contrastati da fattori positivi e negativi.
