Marco Tardelli ospite della prima puntata de “La canzone segreta“, il nuovo show di Serena Rossi in onda da venerdì 12 marzo 2021 in prima serata su Rai1. L’ex calciatore italiano è pronto a condividere con i telespettatori la sua canzone segreta e indiscrezioni sulla sua vita privata e sentimentale. Una canzone segreta che sicuramente l’allenatore di calcio avrà ascoltato con la donna della sua vita: Myrta Merlino. Un grande amore quello che lega la giornalista e conduttrice all’ex calciatore che al Corriere della Sera ha parlato di come è nato il sentimento per Myrta: “è stata a lungo un’amica. Poi, quattro anni fa, tutto è cambiato. È l’amore della mia vita: un legame molto profondo. Mai avuto un rapporto così maturo e consapevole. Myrta è una donna solida: mi ha aiutato a crescere. Detto alla mia età può far ridere, anche perché io sono più grande di lei, ma è così. Spero di aver fatto lo stesso con Myrta”. Anche la giornalista e conduttrice non ha alcun dubbio: Marco è l’uomo della sua vita. Intervistata da Tv Sorrisi e Canzoni la giornalista ha confessato: “se sul lavoro non ho mai avuto un colpo di fortuna, perché tutto quello che ho fatto me lo sono guadagnato, con Marco posso dire di essermi rifatta con gli interessi. L’ho conosciuto quando avevo 47 anni e incontrare l’amore a questa età, quando non l’avevo trovato nemmeno a 18 anni, è fortuna. Lui è paziente, generoso”.
Marco Tardelli: “il flirt con Moana Pozzi? Non lo rinnego”
“L’amore della mia vita”. Con queste parole Marco Tardelli ha parlato di Myrta Merlino, giornalista e conduttrice de La7. Un grande amore quello che lega l’ex calciatore italiano che in passato ha fatto breccia nel cuore di tantissime donne tra cui anche la bellissima Moana Pozzi, il sogno erotico di milioni di italiani. Un flirt che l’allenatore di calcio non ha mai smentito, anzi parlando proprio della ex porno star ha detto: “non rinnego niente. Ma non mi sembra più il caso di parlarne. È passato tantissimo tempo e poi lei non c’è più”. Impossibile quando si parla di Tardelli non ricordare l’indimenticabile urlo durante la partita Italia-Germania 3-1 dei Mondiali di Calcio: “quell’urlo, quel gol, quella vittoria insomma, segnarono simbolicamente una rinascita dell’Italia. Alle spalle c’erano gli anni del terrorismo, i morti, gli scandali. Fu l’inizio di un riscatto. Lo sport, quello buono, serve anche a questo”.