Martina Ciontoli e Viola Giorgini stanno nascondendo la verità sulla morte di Marco Vannini? È quello che sospetta chi non ritiene che sia stata fatta chiarezza su quanto accaduto a Ladispoli nella notte tra il 17 e il 18 maggio 2015. La fidanzata di Federico Ciontoli, anche lei in casa a Ladispoli la sera della tragedia, nelle ultime settimane è stata chiamata e ascoltata per circa un’ora dal procuratore capo, Andrea Vardaro, e dal pm Roberto Savelli. C’è infatti un’inchiesta, aperta dopo la testimonianza di Davide Vannicola e le ombre sul carabiniere Roberto Izzo, il quale avrebbe rivelato di aver saputo da Antonio Ciontoli che a sparare a Marco Vannini sarebbe stato il figlio. Ma perché è stata tirata nuovamente in ballo Viola Giorgini? Secondo quanto riportato dal Messaggero, «forse la procura, che mantiene il massimo riserbo, vuole capire più approfonditamente la posizione della giovane in merito proprio alla testimonianza di Vannicola che ricollocherebbe al centro della scena il fidanzato Federico».
MARTINA CIONTOLI, VIOLA GIORGINI E L’OMICIDIO DI MARCO VANNINI
A tal proposito torna in mente una frase contenuta nella famosa intercettazione del 18 maggio di quattro anni fa nella caserma dei carabinieri di Civitavecchia. «T’ho parato il c…», aveva detto Viola Giorgini al fidanzato Federico Ciontoli dopo essere stata interrogata nell’immediatezza dei fatti. Ma cosa voleva dire con quell’affermazione? Cosa aveva “coperto”? Il riferimento è al colpo di pistola che potrebbe essere stato sparato da Federico e non dal padre Antonio? I Ciontoli, e quindi anche la fidanzata di Marco Vannini, Martina, non verranno ascoltati dai magistrati perché hanno un giudizio pendente. Ma non è da escludere che vengano convocate altre persone in procura come informate sui fatti. È accaduto ad esempio con il brigadiere Manlio Amadori, altri due carabinieri di Ladispoli, alcuni conoscenti di Izzo e la sua ex moglie e pure la compagna di Vannicola. Tornando a Viola Giorgini, la ragazza stata indagata per omissione di soccorso perché era presente della villa dei Ciontoli quando Marco Vannini venne sparato, ma è stata assolta in primo e in secondo grado.
MARTINA CIONTOLI E VIOLA GIORGINI, OMBRE E SOSPETTI…
Sulla morte di Marco Vannini e quanto accaduto quella notte del 18 maggio 2015 sono ancora molti gli aspetti da chiarire. Ci sono ad esempio le dichiarazioni di alcuni vicini di casa dei Ciontoli che dissero di aver udito il ragazzo urlare più volte “scusa” alla fidanzata Martina. Di cosa si scusava con la ragazza? Intanto sulla testa di Martina Ciontoli pende la petizione lanciata su change.org per la radiazione dall’albo dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Roma perché non ha soccorso Marco Vannini mentre soffriva. Questo comportamento «disonora la categoria degli infermieri, che fanno dell’assistere le persone sofferenti una missione di vita». Ma l’Opi non si è espressa al riguardo, anche perché al momento non c’è una sentenza definitiva. Bisogna aspettare prima la sentenza della Cassazione, poi si prenderà in considerazione la sospensione o radiazione nei confronti della ragazza. Solo dopo il verdetto l’Ordine degli infermieri di Roma potrà analizzare la posizione di Martina Ciontoli e, in base a quanto stabilirà la magistratura, oltre che alle regole deontologiche, decidere se prendere dei provvedimenti nei suoi confronti.