Le mascherine a scuola sono legittime e, soprattutto, non arrecano danni alla salute dei minori: lo conferma una sentenza della giustizia amministrativa
Le mascherine a scuola sono legittime e sicure. L’ha stabilito la giustizia amministrativa, con la sentenza del 2 febbraio 2022, in cui i giudici sottolineano che il Cts era stato invitato di nuovo a compiere una valutazione della bontà della misura che include l’impiego obbligatorio dei dispositivi di protezione delle vie aeree per i giovanissimi d’età superiore ai 6 anni. Secondo la relazione tecnica depositata, non sono emerse evidenze scientifiche atte a sconsigliare le mascherine nei minori di età compresa tra i 6 e i 12 anni e si rimarca che il loro uso non genera un impatto nocivo sulla loro salute psico-fisica, specialmente per ciò che riguarda i rischi di ipossiemia (bassi livelli di ossigeno nel sangue).
Ergo, i giudici ritengono a tutti gli effetti che si possa escludere che l’obbligo delle mascherine a scuola vìoli le direttive internazionali in materia di Covid-19. Altresì, è escluso che esso provochi effetti collaterali dannosi sulla salute psico-fisica dei minori di età compresa tra 6 e 11 anni. Anzi, il Cts ha ribadito che è raccomandabile e incoraggiato indossare la mascherina anche nella posizione statica al banco.
MASCHERINE A SCUOLA: “NESSUNA CONSEGUENZA NEGATIVA SULLA SALUTE DEGLI ALUNNI”
È stato quindi asserito che è risultato “indimostrato” che l’utilizzo della mascherina a scuola determini conseguenze negative per la salute degli allievi, anche tenendo presente che “i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso del predetto dispositivo di protezione sono, in base alla norma, già esonerati dall’indossare la mascherina”.
Successivamente, come riferisce “Orizzonte Scuola”, la Corte costituzionale ha affermato che la modalità di intervento del Governo per ciò che concerne le restrizioni anti-Covid “appare conforme al disegno costituzionale, in quanto è perfettamente legittimo, nonché opportuno, che, di fronte a un’emergenza sanitaria eccezionale, dai caratteri peculiari, si possa intervenire con nuove risposte normative più adatte a gestire l’emergenza. Il legislatore statale, a causa della rapidità e della imprevedibilità con cui il contagio si spande, ha imposto l’impiego di strumenti capaci di adattarsi alle pieghe di una situazione di crisi in costante divenire”.
