Massimo Bossetti intervistato da Belve Crime: condannato all'ergastolo per l'omicidio di Yara Gambirasio, parla dal carcere di Bollate della sua innocenza
MASSIMO BOSSETTI INTERVISTATO DA BELVE CRIME
Dopo la serie Netflix, Massimo Bossetti torna a parlare dell’omicidio di Yara Gambirasio e della sua battaglia per riaprire il caso a Belve Crime. L’ex muratore di Mapello è infatti il primo ospite del nuovo format di Francesca Fagnani, in onda questa sera su Rai 2, dedicato a casi di cronaca nera. Bossetti, la cui condanna all’ergastolo è arrivata al termine di un lungo processo che l’ha resa definitiva, ha deciso di concedere una lunga e inedita intervista per ribadire di essere innocente e raccontare dettagliatamente la sua vicenda.
Stando alle anticipazioni fornite dal programma, il confronto è avvenuto nel carcere di Bollate, in provincia di Milano, dove Bossetti è detenuto, mentre gli altri ospiti coinvolti sono stati intervistati in studio dalla conduttrice. Il confronto è definito “teso e serrato”, con Francesca Fagnani che ha posto domande dirette al suo intervistato, la cui vicenda, comunque, è ricostruita prima dell’intervista dal giornalista Stefano Nazzi, autore del podcast di successo Indagini.
MASSIMO BOSSETTI VERSO I PERMESSI PREMIO?
Uno dei legali di Massimo Bossetti è l’avvocato Paolo Camporini, il quale, in un’intervista del marzo scorso al podcast Come il crimine, ha ribadito che il DNA trovato sul corpo della vittima non appartenga al suo assistito e che il loro obiettivo non sia chiedere la revisione del caso o quella esplorativa, “perché in teoria si può chiedere l’incidente probatorio”, ma compiere le analisi per valutare se un’eventuale richiesta di revisione possa essere fattibile, anche alla luce dell’evoluzione delle tecnologie.
“Lui è il più ottimista di tutti, ci ha incoraggiato spesso, perché è convinto che prima o poi salterà fuori che lui è innocente”. Per quanto riguarda la vita in carcere del suo cliente, ha rivelato che “svolge le sue attività, è un detenuto modello” e “dal giugno dell’anno scorso ha in teoria diritto ai permessi”, che stanno “valutando insieme alla rieducativa, perché c’è un percorso” da seguire.
Inoltre, “avrebbe diritto anche al lavoro esterno”, pur precisando che sono in corso “valutazioni nell’ambito trattamentale, in cui l’avvocato conta solo se vengono negate”. Dal punto di vista detentivo, Bossetti ha frequentato dei corsi e partecipa a tutte le attività: “Non ha mai ricevuto contestazioni”.