Matt Pottinger: “Stop a Via della Seta tra Italia e Cina”/ “Non andrebbe rinnovata”

- Josephine Carinci

I rapporti tra Italia e Cina e la Via della Seta spiegati da Matt Pottinger, ex vice consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca

xi jinping cina congressp pcc 2022 lapresse 640x300 Cina, Xi Jinping al Congresso del Pcc (Foto: 2022, LaPresse)

Italia-Cina, la Via della Seta sarà rinnovata?

Matt Pottinger, l’ex vice consigliere per la sicurezza nazionale nella Casa Bianca di Donald Trump, non le manda a dire sul “Memorandum d’intesa” firmato dall’Italia con la Cina per la partecipazione alla “Nuova Via della Seta”, che scadrà a fine anno: “Nessun Paese europeo, inclusa l’Italia, dovrebbe far parte della Belt & Road Initiative”, ha spiegato a Repubblica. Oggi Pottinger è il presidente del programma Cina presso la Foundation for Defense of Democracies.

Durante l’amministrazione Trump aveva lavorato sulla via Washington-Pechino, mettendo mano alle sanzioni economiche che Trump non ha cancellato. Il 23 marzo del 2019 Giuseppe Conte, alla guida del governo, aveva firmato a Villa Madama un “Memorandum d’intesa” con Xi, per promuovere la cooperazione tra Roma e Pechino nell’ambito politico, del commercio, della cooperazione finanziaria, dei trasporti e infrastrutture, dei legami nella società civile e nello sviluppo della collaborazione nell’economia verde. Si trattava di 29 accordi, 10 fra aziende private italiane e cinesi e 19 istituzionali.

“Pechino chiede colloqui di pace e fornisce armi alla Russia”

Intervistato da Repubblica, Matt Pottinger ha parlato della posizione assunta dalla Cina in merito alla guerra in Ucraina: “Un un classico esempio di messaggio ingannevole. Pechino chiede pubblicamente “colloqui di pace”, mentre internamente pianifica di fornire a Mosca armi letali che prolungherebbero il conflitto più distruttivo in Europa dalla Seconda guerra mondiale”. Allora, come dovrebbero reagire i paesi occidentali e non? “Sia gli europei che gli americani si stanno accorgendo delle attività in malafede di Pechino. Dovremmo adeguare i nostri piani economici, industriali e commerciali di conseguenza”.

L’adesione alla “Nuova Via della Seta”, secondo l’ex collaboratore di Trump, non è compatibile con la Nato: “«Lo schema “Belt and Road” di Pechino è una strada a senso unico, lontana da tutti i valori che gli europei apprezzano, tra cui governi puliti, trasparenza e sovranità”. Rinnovare il Memorandum per l’adesione alla “Via della Seta” con la Cina, mentre si impongono sanzioni alla Russia, rischia di essere una contraddizione. Pottinger non ha dubbi: “Non credo che alcun paese europeo, inclusa l’Italia, dovrebbe far parte della Belt & Road Initiative”.







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