Sergio Mattarella ha concesso la grazia presidenziale a quattro detenuti: chi sono e cos'hanno fatto Finotello, Zen, Attinà e Strimbu

È stato firmato nella giornata di oggi dal Capo di Stato Sergio Mattarella un provvedimento con il quale ha concesso la grazia presidenziale a quattro condannati, concedendogli sconti di pena o – in alcuni casi – la libertà: l’istituto della grazia è reso possibile dall’articolo 87 della Costituzione e prevede che a fronte della richiesta da parte dei legali del detenuto e in presenza di determinati requisiti la pena residua possa essere interamente o parzialmente stralciata.



Come dicevamo prima, i detenuti graziati di Mattarella sono quattro: tra loro c’è – per esempio – Patrizia Attinà che tra il 2012 e il 2016 si macchiò dei reati di furto ed estorsione ricevendo una condanna a 2 anni e 8 mesi di reclusione che sono stati interamente stralciati in virtù – spiegano dagli uffici del Capo di Stato – del tempo trascorso dai fatti imputati, del perdono delle parti lese e dalla precaria condizione di salute della donna.



Similmente, Mattarella ha concesso la grazia anche ad Ancuta Strimbu che era stata condannata a 9 anni e 7 mesi di reclusione per i reati di “estorsione e violazione della disciplina in tema di stupefacenti”: il Capo di Stato – grosso modo per le medesime ragioni di Attinà, salvo per la presenza di un percorso di affido ai servizi sociali – ha scontato alla donna 1 anno e 6 mesi e dato che la pena residua è inferiore a 4 anni potrà usufruire del supporto dei servizi sociali.

Chi sono e cos’hanno fatto Massimo Zen e Gabriele Finotello, graziati da Serio Mattarella

Ben più noti sono, invece, i casi di Massimo Zen e Gabriele Finotello, gli ultimi due detenuti graziati da Mattarella: il primo, infatti, è l’ex guardia giurata che nel 2017 – dopo aver intercettato una trasmissione delle forze dell’ordine – sparò nella direzione di un’auto sulla quale viaggiavano alcuni ladri da poco reduci da un fallito tentativo di furto, ferendo Manuel Major che morì poco dopo in ospedale; con tre anni dei 9 di condanna scontati e il possibile affido ai servizi sociali come nel caso di Strimbu.



Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica alla Cerimonia del Ventaglio (ANSA 2025, Paolo Giandotti)

Gabriele Finotello, invece, è salito agli albori della cronaca nel 2021: nato nel 1991, il ragazzo appena 30enne al termine di una violenta – l’ennesima – lite con il padre afferrò un martello con il quale lo uccise; condannato poi a 9 anni di reclusione, ha ottenuto ora da Sergio Mattarello uno sconto pari a 4 anni grazie al quale potrà ottenere la completa libertà, con i Capo di Stato che ha rilevato con l’omicidio sia maturato nell’ambito di un contesto familiare complesso caratterizzato dalla ripetuta violenza da parte della vittima.