Esame di Maturità 2025, la guida del Ministero alle novità di quest'anno, cosa cambia: dai requisiti di ammissione all'elaborato per chi ha il 6 in condotta
Maturità 2025, il Ministero pubblica la guida con le istruzioni aggiornate per gli studenti con tutte le novità dell’Esame di Stato e i nuovi criteri di ammissione e valutazione rispetto allo scorso anno. A partire dai preliminari, che avranno un calendario e una struttura ben definita, e inizieranno già a partire da marzo 2025 con le prove invalsi, utili a stabilire l’idoneità e il grado di preparazione nelle materie: italiano, matematica e inglese. I voti, oltre alle competenze specifiche, saranno dati anche al comportamento disciplinare. Un fattore che giocherà un ruolo importante per essere idonei a sostenere l’esame finale.
Chi non riuscirà a raggiungere il 6 in condotta infatti, non potrà accedere alla Maturità 2025. Mentre con il 6 si dovranno presentare elaborati aggiuntivi, scritti su tematiche che riguardano la partecipazione attiva e solidale della cittadinanza. Questi saranno assegnati agli studenti dal consiglio di classe e verranno poi discussi e rivalutati anche durante la prova orale. Anche la partecipazione ai corsi per l’orientamento e le competenze trasversali sarà considerato requisito di ammissione, così come la frequenza alle lezioni, che non potrà risultare inferiore ai 3/4 di tutte le ore previste nell’anno scolastico.
La guida del Ministero alla Maturità 2025: la struttura dell’esame e i criteri di valutazione
La guida del Mim per la Maturità 2025 è stata pubblicata nella pagina ufficiale dedicata all’Esame di Stato, tra le indicazioni vengono ricordate anche le prove da sostenere, che non cambieranno rispetto al passato. Ci sarà quindi la prima che sarà per tutti il tema di italiano con tracce a scelta, poi la seconda che riguarderà le materie degli indirizzi specifici di ogni corso. La terza prova consiste nel classico colloquio, integrato però quest’anno con l’attenzione alla valutazione di capacità di pensiero critico.
Riguarderà inoltre gli argomenti del percorso formativo ex scuola-lavoro, e per chi non ha ottenuto più di 6 in condotta, anche una discussione alla Maturità 2025 sui temi svolti nell’elaborato di educazione civica. I voti saranno distribuiti tra 40 crediti ottenuti durante l’anno e 20 per ogni prova per un totale di 100/100. La commissione della Maturità 2025 sarà composta da sei docenti: tre membri interni all’istituto, tre esterni ed un commissario esterno, nominato in base alla procedura stabilita dal decreto ministeriale.
