Cambia ancora la Maturità 2026: nel DL 127 (convertito in legge) e nella Manovra alcune novità per i maturandi del prossimo anno
Da diversi mesi a questa parte si susseguono rapide le novità sulla Maturità 2026 e l’ultima settimana non ha fatto eccezione con la trasformazione in legge del Decreto 127 e la chiusura della Legge di Bilancio per il prossimo anno che hanno introdotto – a vario titolo – alcune modifiche all’esame: l’obbiettivo del ministro Giuseppe Valditara – dichiarato da lui in più occasioni – è quelle di restituire una qualche dignità alla Maturità 2026 rendendo il tutto più ampio e completo e mettere a tacere quel dissenso che qualche mese fa passava nelle mani degli studenti che hanno scelto di “boicottare” l’orale.
Mettendo in fila tutte le (attuali) novità rese note per la Maturità 2026, è bene chiarire innanzitutto che non cambierà la struttura classica dell’esame con la prima prova di italiano, la seconda di indirizzo e l’orale conclusivo; mentre cambierà la composizione della Commissione esaminatrice che sarà composta da due docenti interni, due esterni e un presidente esterno, rispetto ai sette membri (tre-tre e presidente) precedenti.
Tutte le novità della Maturità 2026: ancora modifiche all’orale, ma anche nuovi bonus economici per i diplomati
Buona parte delle novità sulla Maturità 2026 riguarderanno proprio l’orale che – innanzitutto – diventerà obbligatorio anche a fronte di un punteggio tale da permettere il superamento automatico dell’esame: similmente alla seconda prova, peraltro, sarà il Ministero a scegliere – grosso modo da gennaio – le quattro materie che gli studenti dovranno affrontare durante il colloquio e alle quali si aggiungeranno in ogni caso anche l’educazione civica e i PCTO (o alternanza scuola-lavoro, che dir si voglia).
Non solo, perché sempre in seno all’orale della Maturità 2026, oltre alle conoscenze accademiche dello studente i commissari dovranno valutare anche l’effettivo grado di maturità raggiunto dal candidato: in tal senso, già dai prossimi mesi i docenti potranno prendere parte a dei corsi di aggiornamento ad hoc che gli forniranno le competenze per effettuare questa valutazione; ricevendo in cambio maggiori punti per la graduatoria dei commissari esterni e presidenti.

Infine, ci saranno anche alcune novità per tutto quello che verrà dopo la Maturità 2026: da un lato, infatti, gli studenti nel loro curriculum troveranno anche i risultati dei Test Invalsi che gli potranno fornire una panoramica sui livelli raggiunti nelle varie materie coinvolte; mentre dall’altro lato già dalla Maturità 2026 farà il debutto la “card Valore“: si tratta di un bonus economico conferito a chiunque completerà l’esame entro il compimento del 19esimo anno d’età.
Il valore economico della card – che sappiamo non farà reddito per la famiglia – non è ancora stato reso noto, ma possiamo ipotizzare su una dotazione di 180 milioni di euro e circa 500mila studenti coinvolti nella Maturità 2026 sarà par a poco più di 300 euro: card che andrà a sostituire sia la “carta del Merito” che la “carta Giovani”, ma che – esattamente come queste due – si potrà eventualmente sommare con il bonus da un centinaio di euro riservato a chi consegue la lode.
