Maurizio Leo (Mef) spegne la polemica con la Francia: "Nessun dumping fiscale, ma Ue deve armonizzare". Sull'ipotesi di taglio Irpef per e rottamazione...
Anche Maurizio Leo respinge le accuse di dumping fiscale arrivate dalla Francia: il viceministro dell’Economia nell’intervista rilasciata a Repubblica ha assicurato che il nostro Paese non sta attuando politiche distorsive né sta offrendo condizioni favorevoli ai super ricchi.
Per l’esponente di Fratelli d’Italia è stato “costruito un sistema equo e trasparente” che si basa su certezza del diritto e semplificazione.
Leo ha fatto riferimento a due strumenti fiscali: il primo riguarda le agevolazioni per chi rientra in Italia, se rispetta determinate condizioni; il secondo prevede una tassazione forfettaria sui redditi prodotti all’estero per i nuovi residenti che non hanno avuto la residenza in Italia negli ultimi dieci anni.

Il viceministro esclude che questi regimi siano favorevoli solo per pochi contribuenti e ricorda che questi strumenti sono adottati anche all’estero. Di fatto, ciò che ha fatto il governo Meloni, secondo Leo, è semplificare e razionalizzare quei regimi.
MAURIZIO LEO SPEGNE LA POLEMICA CON LA FRANCIA
Anzi, è Palazzo Chigi a ritenere che i paradisi fiscali penalizzino l’Italia, ma Maurizio Leo preferisce non fare nomi per non commettere quello che ritiene sia stato l’errore della Francia. Tutto ciò può essere, invece, l’occasione – secondo il viceministro – per allargare il tema. Deve essere l’Europa a intervenire, del resto il nostro Paese da tempo “chiede un’armonizzazione fiscale” per fare in modo che l’Ue sia davvero integrata.
Quindi, la Francia, pur sbagliando, secondo Leo ha comunque sollevato un tema importante. La questione del dumping fiscale non è legata ai regimi agevolati di ogni Paese, ma da quelli usati in combinazione con le singole convenzioni, perché ci sono stati Paesi europei che “le hanno stipulate stimolando le imprese a delocalizzare per ottenere importanti vantaggi fiscali“. Il vice di Giorgetti esclude che lo scontro con la Francia avrà ripercussioni sui loro rapporti economici, trattandosi di una polemica politica superabile.
DALL’IRPEF ALLA PROSSIMA MANOVRA
In merito alla manovra, l’intenzione è di tagliare l’Irpef per il ceto medio, ma il viceministro del Mef chiarisce che bisognerà verificare lo spazio e la necessità di mantenere il bilancio in equilibrio. ”
Maurizio Leo non si sbilancia in merito all’ipotesi di una nuova rottamazione, su cui è in corso un esame da parte della commissione di esperti del ministero, da cui si avranno consigli tecnici per valutare come procedere. Ad esempio, si vogliono distinguere i crediti che possono essere recuperati, senza favorire chi ha usato finora le rottamazioni per sottrarsi al pagamento delle tasse.
