Maurizio Vandelli ricorda l'amico Alfio dell'Equipe 84 nel salotto di Oggi è un altro giorno e poi racconta i dettagli della sua prima volta.
Maurizio Vandelli: dall’amicizia con Lucio Battisti al ricordo di Alfio Cantarella
Nel salotto di Oggi è un altro giorno, nel corso della puntata del Primo Maggio, Maurizio Vandelli ricorda l’amicizia con Lucio Battisti e Alfio Cantarella dell’Equipe 84. Con Lucio Battisti, il rapporto iniziò molto prima che Battisti diventasse il grande artista che tutti hanno amato e amano. I due si incontrarono a Sanremo, quando il Festival veniva trasmesso dal Casinò. Durante il pre-show, Battisti si presentò a Vandelli a cui fece ascoltare circa un centinaio di canzoni. “All’epoca, quando mi facevano ascoltare le canzoni, c’era di tutto. Le sue, però, erano interessanti. Mi chiese, poi, di organizzargli un incontro con il padre di Mogol. Gli organizzai l’incontro e basta, ma non dite che ho scoperto Battisti altrimenti mi insultano sui social”, dice Vandelli nel salotto di Serena Bortone.
Ripercorrendo la sua lunga carriera, poi, Vandelli ricorda anche l’amico Alfio Cantarella: “Se ne è andato il giorno del mio compleanno quasi come per dirmi che dell’Equipe restavo io”, dice l’artista.
Maurizio Vandelli ricorda la sua prima volta
Spazio, nel corso dell’intervista concessa a Serena Bortone, anche ai ricordi della sua vita privata. In particolare, Vandelli non nasconde l’emozione dell’incontro dei genitori al termine della guerra. “Papà era un partigiano “, ricorda Vandelli che racconta come la mamma gli raccontava di aver riconosciuto il padre vedendolo da lontano per poi stringerlo in un grande abbraccio. Poi, Vandelli ricorda la sua prima volta.
“Sicuramente non avevo ancora compiuto vent’anni. Avrò avuto 15 o 16 anni. La figlia di un’amica di ombrellone di mia madre che aveva 23 anni si annoiava e, un giorno, mia madre le consigliò di unirsi a me. Una sera venne con me ad una festa. Lei arrivò con un vestito trasparente, era bellissima. Al termine della festa mi caricò su una Cinquecento per portarmi a casa. Quando arrivammo gli indicai la strada, ma lei proseguì dritto e arrivammo in mezzo alle dune“, ricorda Vandelli che poi raccontò tutto alla mamma.
