Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha istituito l’Ispettorato generale sul Pnrr in seno alla Ragioneria di Stato. Esso è stato affidato alla guida di Carmine Di Nuzzo, il quale era stato scelto anche da Mario Draghi per il comando dell’unità di missione che si era occupata coordinare il Recovery Plan per conto del Governo. Adesso un nuovo ruolo.
L’Ispettorato, come riportato da Milano Finanza, opererà in continuità con quanto fatto finora e si occuperà di tutto ciò che concerne il Pnrr come monitorare l’avanzamento degli interventi e assistere le amministrazioni titolari di progetti. Esso rappresenta insomma un controllo in più affinché tutto vada secondo i piani. In molti però hanno accolto questa novità come una centralizzazione del Piano. In realtà, sembrerebbe che il vero controllore finale sia rimasto il Ministro agli Affari europei, Raffaele Fitto. Nelle mani di quest’ultimo è infatti la gestione dei rapporti politici con la Commissione.
Mef istituisce Ispettorato del Pnrr: come funziona, i cambiamenti nel dipartimento
Il dpcm con cui il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha istituito l’Ispettorato generale sul Pnrr in seno alla Ragioneria di Stato è il medesimo di cui si discute con vivacità da marzo, che adesso ha ottenuto la bollinatura a distanza di quattro mesi. Il via libera è arrivato alla vigila della Cabina di regia del Piano nazionale di ripresa convocata oggi per iniziare a discutere delle modifiche da presentare alla Commissione europea entro il prossimo 31 agosto. il Pnrr non è tuttavia l’unico tema caldo.
Il decreto infatti riorganizza anche il Ministero del Tesoro, inizialmente licenziato lo scorso 16 marzo. A quest’ultimo saranno tolte le competenze su partecipate e interventi finanziari come le garanzie, affidati al nuovo dipartimento Economia. Lo sdoppiamento era stato annunciato a gennaio scorso. La nomina del futuro dg avverrà dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Tra i nomi ipotizzati c’è quello di Marcello Sala.