Il governo chiederà il Mes a luglio insieme a Spagna e Portogallo. A svelarlo è Repubblica, secondo cui il premier Giuseppe Conte ha confidato ai ministri la convinzione che la vetrina degli Stati generali dell’economia permetterà alla maggioranza di uscire allo scoperto sul Mes «senza spaccare il Movimento». La kermesse organizzata dal presidente del Consiglio serve anche a questo? A convincere M5s? A quanto pare i grillini che ancora esitano potrebbero presto cambiare idea. Ma sul fronte del fondo salva Stati non scorre tutto fluidamente. C’è un confronto quotidiano, infatti, tra Conte e il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. I due condividono una road map. Il primo passo è chiudere col Recovery Fund, per il quale si potrebbe arrivare anche alla seconda metà di luglio. Ma ovviamente non basta. Per questo entro fine luglio l’Italia potrebbe accedere ai 36 miliardi, puntando a chiederli insieme ad altri partner continentali per attenuare lo stigma dei mercati. Secondo il quotidiano, forse potrebbe aggiungersi anche il Belgio.
MES A LUGLIO? LA ROAD MAP DI CONTE E GUALTIERI
Su questo percorso il premier Giuseppe Conte avrebbe ricevuto già il via libera di Luigi Di Maio e il sostegno esplicito degli altri ministri del Movimento 5 Stelle. Ma resta il rebus dei gruppi parlamentari, da cui il governo dovrà passare. Trattandosi di un nuovo debito, anche se a tassi agevolati e per il rafforzamento della sanità, sarà necessario uno scostamento di bilancio. E dunque Conte vuole sfruttare al massimo gli Stati generali per arrivare al Piano nazionale di riforma con il rilancio degli investimenti e la riforma fiscale. La partita delle tasse è delicata: l’obiettivo è diminuirle ma mantenendo la progressività e modificando le aliquote Irpef. Ancor più difficile è la sfida della digitalizzazione, ma il governo proverà a sfruttare il progetto Industria 4.0 Plus che permetterà agli imprenditori che nel 2021 spenderanno in intelligenza artificiale e robotica di ottenere un credito d’imposta per l’anno successivo, da coprire con le attese risorse del Recovery Fund. Il problema resta la tempistica dei fondi Ue, che non è risolvibile solo col Mes o con Sure, il fondo per la disoccupazione. Ma questo è un altro nodo da sciogliere.