Oggi è l'ultimo giorno per opporsi all'uso dei nostri dati personali per addestrare Meta AI: cos'è e la procedura completa per l'opposizione
Sta per scadere la finestra di tempo concessa dall’azienda guidata da Mark Zuckerberg per opporsi all’utilizzo dei nostri dati personali per addestrare la “nuova” Meta AI, che da diversi mesi ha fatto la sua comparsa su tutti i vari social del gruppo – partendo da Facebook, passando per Instagram ed arrivando fino a WhatsApp – e che è pronta a raccogliere ogni tipo di possibile informazione che ricaverà dai post, dalle storie e dai commenti che abbiamo pubblicato negli anni: la finestra per l’opposizione all’uso dei nostri dati per Meta AI si chiude tra oggi e domani; fermo restando che in qualsiasi altro momento sarà sempre e comunque possibile opporsi, ma senza alcuna retroattività.
Facendo prima di tutto un passo indietro, è utile ricordare che Meta AI è pensata per garantire agli utenti dei social un chatbot in grado di rispondere a domande di ogni tipo, facilitando anche la navigazione tra i tantissimi contenuti partendo – appunto – da una domanda su ciò che stiamo cercando: di fatto, per ora funziona grazie all’addestramento già fornito dagli utenti americani (che hanno ricevuto Meta AI con diversi mesi di anticipo rispetto all’Europa), ma i dati italiani saranno utili per rendere ancora più culturalmente e geograficamente precise le informazioni del chatbot.
Come opporsi all’uso dei nostri dati personali per addestrare Meta AI: la procedura nel dettaglio
Ovviamente non tutti saranno completamente a proprio agio all’idea che Meta AI possa andare a scavare a fondo in tutto ciò che abbiamo pubblicato negli anni (fermo restando che le chat, e soprattutto quelle di WhatsApp, saranno escluse in quanto crittografate e tecnicamente inaccessibili) ed è proprio qui che entra in gioco il diritto di opposizione: la possibilità era già stata offerta dopo l’introduzione con una mail e una notifica, ma resta il fatto che chi non l’avesse ancora fatto potrà farlo entro oggi; pena concedere a Meta di usare tutti i nostri dati, anche a fronte di una futura opposizione che non avrà valore retroattivo.
La procedura è piuttosto semplice e prevede due differenti alternative: da un lato possiamo semplicemente compilare gli appositi moduli di opposizione a Meta AI – li trovate cliccando su queste parole per Facebook e su queste altre per Instagram – semplicemente inserendo la mail collegata al profilo e la motivazione (peraltro volontaria) dell’opposizione; mentre, dall’altro lato, possiamo farlo anche tramite le impostazioni – su Facebook: Impostazioni–Centro sulla privacy e poi la parola “opporti” in blu; su Instagram: Impostazioni–Maggiore informazioni e assistenza–Informazioni–Informativa sulla privacy, e da lì ancora “diritto di opposizione” –, trovando il medesimo modulo già compilato con la mail.
Nell’arco di pochi minuti – al massimo 24 ore – riceveremo poi semplicemente la conferma di avvenuta opposizione all’uso dei nostri dati per Meta AI, ma resta un ultimo fondamentale modulo da compilare: si tratta di questo qui (non raggiungibile dalle impostazioni delle app) e permette di impedire l’uso dei nostri dati condivisi da un altro utente – pensiamo a un post condiviso, oppure a una foto in cui siamo taggati – per l’addestramento.
