Giovanna Zizzo è intervenuta nello studio televisivo del programma di Rai Due “I Fatti Vostri” nella giornata di oggi, giovedì 7 ottobre 2021, per parlare del dramma vissuto alcuni anni fa a livello familiare, quando suo marito, Roberto Russo, uccise la loro figlia Laura (11 anni) a coltellate e mandò in coma con lo stesso metodo l’altra figlia più piccola, Marika. La signora Zizzo ha raccontato di avere conosciuto quello che credeva essere l’uomo della sua vita all’età di 13 anni e di averlo poi sposato dopo nove anni di fidanzamento. Dal loro legame sono nati quattro figli, fino a quando questi ultimi non scoprirono una relazione clandestina del papà attraverso Facebook.
In quel momento, il sentimento tra i coniugi cambiò: “L’amore che provavo per lui si era trasformato in un semplice voler bene – ha confessato la donna –. Gli chiesi una pausa da quel matrimonio che lui stesso aveva distrutto. In occasione delle vacanze estive, come ogni anno, ci trasferimmo a casa dei miei genitori, in campagna, e lui faceva spola tutti i giorni. Sembrava avere accettato questa situazione, ma il 22 agosto la nostra vita cambiò totalmente”.
GIOVANNA ZIZZO: “MIO MARITO È STATO UN VIGLIACCO”
Nella giornata del 21 agosto, infatti, l’uomo trascorse ore felici e spensierate con i figli, portandoli anche a cenare fuori. Poi, la sera, fece pubblicare una foto su Facebook alla figlia più piccola, Marika, con un pensiero attribuito alla figlia Laura, ma pubblicato in realtà sotto sua dettatura: “Una bellissima serata col mio papi e la mia sister”. Poi, la notte, ha portato le bambine a dormire insieme a lui nel lettone, ha preso due coltelli nascosti in cucina, uno per tagliare l’arrosto e l’altro per tagliare il pane, è tornato nella stanza da letto e ha colpito Laura, che dormiva dalla parte del letto nella quale solitamente dormiva sua mamma.
“L’ha colpita un paio di volte, ma in una di esse le ha trafitto il cuore – ha raccontato Giovanna Zizzo –. Laura ha lanciato un urlo, la sorellina si è svegliata e vedendo quella scena ha provato ad aiutarla. Il padre, però, ha colpito anche lei, sino a quando non sono arrivati i figli maschi a bloccarlo. Laura è morta tra le braccia dei miei fratelli, Marika è rimasta in coma per un paio di giorni“. La signora Zizzo fu avvisata da una telefonata: in dieci minuti giunse a casa, ma nessuno ebbe il coraggio di dirle cosa fosse accaduto, finché il comandante dei carabinieri non la fece salire. “Trovai i miei due figli maschi sporchi di sangue e i loro occhi spenti. Era successa una cosa terribile, inimmaginabile. Mio marito, da vigliacco, aveva lasciato un biglietto sul tavolo: ‘Se mi avessi perdonato, tutto questo non sarebbe successo’. È stato condannato all’ergastolo, ma il vero ergastolo lo vive la nostra famiglia. Noi siamo ergastolani del dolore”.