Michael Jordan ha venduto gli Charlotte Hornets per 3 miliardi di dollari dopo l'acquisto nel 2010 per 275 milioni. MJ lascia la direzione dopo 13 anni non proprio esaltanti
Michael Jordan ha venduto la squadra NBA degli Charlotte Hornets per 3 miliardi di dollari. La notizia era nell’aria da diverso tempo e in queste ore è giunta l’ufficialità. Dopo 13 anni come proprietario della franchigia dei calabroni, The Goat ha deciso di cedere il tutto al gruppo guidato dalla Gabe Plotkin-Rick Schnall. Come ricorda La Gazzetta dello Sport, Plotkin è l’attuale proprietario di minoranza degli stessi Hornets, mentre Schnall possiede una quota degli Atlanta Hawks, ed entrambi a breve diventeranno soci di maggioranza di Charlotte.
Secondo le critiche Michael Jordan non è riuscito a ripetere a livello dirigenziale quanto fatto sul parquet, ma in ogni caso MJ continuerà a gestire le “basketball operation” almeno fino al draft NBA che si terrà settimana prossima, 22 giugno 2023, nonché i primi giorni della free agency, periodo durante il quale si possono “acquistare” i giocatori senza contratto, che parte il primo di luglio. Senza dubbio il draft rappresenta una tappa molto importante per la stagione 2023-2024 di Charlotte, che ha in suo possesso la seconda scelta assoluta.
MICHAEL JORDAN VENDE CHARLOTTE HORNETS: IN 13 ANNI MAI SUPERATO UN TURNO DEI PLAYOFF
Secondo indiscrezioni riportate dalla Rosa, la dirigenza sarebbe orientata su Brandon Miller, stella di Alabama, ma occhio anche a Scoot Henderson della Ignite, squadra di G-League. Tornando all’operazione di vendita di Michael Jordan, se sul campo i risultati non sono arrivati, dal punto di vista economico la società ha accresciuto il suo valore in maniera esponenziale.
Basti pensare infatti che l’ex cestista dei Chicago Bulls e dei Washginton Bullets, aveva acquistato la squadra per soli 275 milioni di dollari nel 2010, per poi rivenderla a tre miliardi, quindi più di dieci volte tanto. Nei 13 anni di gestione Jordan, la squadra non è però mai riuscita a superare un solo turno dei playoff, e ciò rappresenta senza dubbio una macchia nel curriculum del giocatore di basket più forte di tutti i tempi.