Dimissioni Mike Waltz da Consigliere per la Sicurezza Nazionale USA dopo lo scandalo Signal: Trump mette Rubio ad interim ma pensa a Witkoff come successore
I MEDIA USA SONO CERTI: MIKE WALTZ SAREBBE PRONTO ALLE DIMISSIONI DOPO IL CHAT-GATE
Le prossime saranno le ultime ore di Mike Waltz da Consigliere per la Sicurezza nazionale in carica negli Stati Uniti: stando a quanto riportato da Fox News e “Politico”, il fidato consigliere del Presidente Donald Trump, assieme al vice Alex Wong, sarebbero in procinto di rassegnare le dimissioni dopo lo scandalo delle chat Signal esploso nello scorso mese. Dopo il caos per il clamoroso scambio di opinioni e informazioni di sicurezza nazionale su una chat del social “Signal” (tra l’altro invitando, per errore, il giornalista direttore dell’Atlantic, Jeffrey Goldberg, la fiducia alla Casa Bianca sarebbe terminata per Waltz.
Un ulteriore indizio del mancato appoggio di Trump all’ormai ex Consigliere per la Sicurezza nazionale USA è il discorso tenuto dal Presidente americano Durante il National Day of Prayer alla Casa Bianca: il tycoon ha elogiato il Segretario alla Difesa Hegseth, così come altri membri del Governo senza però mai menzionare Mike Waltz. Il punto è che il ministro della difesa era stato parimenti coinvolto con il Consigliere nello scandalo delle chat, con addirittura la diffusione di alcuni piani di guerra contro lo Yemen: il fatto che Trump abbia difeso Hegseth e non Waltz la dice lunga della possibile richiesta di passo indietro che dalla Casa Bianca potrebbe essere giunta sulla scrivania del Consigliere.
L’ex deputato della Florida, in una intervista alla Fox, aveva ammesso la piena responsabilità per l’errore su Signal, definendo addirittura imbarazzante quanto commesso: sebbene inizialmente Trump avesse difeso il proprio ministro, nelle successive settimane un progressivo raffreddamento nei rapporti (e una seconda chat sempre su Signal con altre condivisioni top-secret) avrebbe portato alle potenziali prossime dimissioni.
LA “DIPLOMAZIA DI STEVE” POTREBBE ESSERE IL FUTURO POST-WALTZ
In serata arrivano conferme dalla Casa Bianca con l’annuncio ormai imminente di Waltz come prossimo ambasciatore degli Stati Uniti presso l’ONU: una sorta di “promoveatur ut amoveatur”, per cambiare il vertice del Consiglio Nazionale per la Sicurezza e al contempo evitare il licenziamento dello stesso diplomatico. Secondo le ultime novità in arrivo dagli USA il Segretario di Stato Marco Rubio prenderebbe al momento le deleghe ad interim del Consigliere per la Sicurezza Nazionale.
Per un Mike Waltz ormai prossimo alle dimissioni, vi sarebbe uno Steve Witkoff pronto ad entrare nel Gabinetto degli Stati Uniti d’America: inviato speciale per il Presidente Trump nelle trattative sulla guerra Ucraina-Russia, in questi primi 100 giorni di Presidenza GOP il funzionario originario del Bronx ha allargato di molto la sua sfera di competenza anche all’intero Medio Oriente (specie sul fronte Iran, ndr). Ebbene, secondo “Politico” sarebbe proprio il fidato Witkoff che potrebbe presto prendere il ruolo di Waltz per il Consiglio di Sicurezza nazionale: dopo lo scandalo chatgate occorre una svolta mediatica e non solo politica attorno al Governo Trump.
Personaggio istrionico ma abile diplomatico, sta guidando – non senza alcuni tratti “spregiudicati” – i negoziati sia tra Russia e Ucraina che per il destino della Striscia di Gaza con Hamas: la risposta diplomatica della Casa Bianca alle polemiche sul caos Signal verrebbe dunque a confermarsi sulla nomina di Witkoff, sebbene le interlocuzioni siano ancora in corso nell’entourage del tycoon e una possibile sostituzione diverrebbe effettiva solo con il passo indietro di Mike Waltz.
L’intenzione di Trump sarebbe quella di “pressare” per delle dimissioni, senza l’umiliazione del licenziamento che pure era stata un’arma spesso usata durante la prima Presidenza repubblicana tra il 2016 e il 2020. Al momento la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt ha sottolineato di non voler commentare retroscena e indiscrezioni da fonti anonime come quelle citate da “Politico”, ma l’impressione è che a breve sarà lo stesso Presidente americano a comunicare il passo indietro di Waltz e la possibile promozione di Witkofff.
