Alberto Franceschini, fra gli storici fondatori delle BR, le Brigate Rosse, ha partecipato domenica alla commemorazione di Alexei Navalny, il noto oppositore russo morto la scorsa settimana nella prigione dove stava scontando una pena di 19 anni. I manifestanti, come precisa il Corriere della Sera attraverso il proprio sito web, si erano dati appuntamento presso il giardino Anna Politkovskaja, alla stazione Garibaldi a Milano, e sono stati identificati dalla Digos.
«È capitato pure a me nella vita di essere identificato. Non comprime una qualche libertà personale», le parole del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi «L’identificazione delle persone — ha aggiunto e chiarito — è un’operazione che si fa normalmente per il controllo del territorio. Il personale mi è stato riferito che non avesse piena consapevolezza». Nella giornata di sabato la Questura di Milano aveva ricevuto un avviso via email a nome di Boris Gonzhalenko, che annunciava una manifestazione con tre presenti. La pattuglia degli agenti in borghese, precisa ancora il giornale, si sarebbe però trovata di fronte un gruppo maggiore di persone, e sarebbe quindi intervenuta per identificare Gonzhalenko.
ALBERTO FRANCESCHINI, FONDATORE DELLE BR, ALLA COMMEMORAZIONE DI NAVALNY, IERI ALTRE MANIFESTAZIONI A MILANO
Nella giornata di ieri anche gli attivisti dell’associazione «Annaviva» hanno voluto omaggiare Navalny, sempre al giardino Politkovskaja: «Quando siamo arrivati la polizia era già lì. Ci hanno chiesto i documenti qualificandosi — le parole di Marina Davydova, portavoce dell’associazione —. Volevamo fare quello che altri russi non possono permettersi altrove».
Alla fine vi erano una decina di persone che hanno lasciato dei lumini e dei fiori in ricordo di Alexei Navalny: «Dovevano venire altre persone ma molti hanno preferito evitare, per paura», ha spiegato Davydova. Nella serata di ieri, davanti a Palazzo Marino, un presidio di più di 200 persone a cui hanno aderito tutti i partiti: la piazza è stata illuminata dai telefoni accesi in ricordo del dissidente russo.