Stop alla proliferazioni di impianti di termovalorizzazione sul territorio lombardo. E’ quanto richiede una mozione bipartisan presentata in Consiglio, nella quale si chiede di fermare l’ampliamento degli impianti di incenerimento dei rifiuti che, nel settore, rappresentano in Lombardia un fiore all’occhiello dell’eccellenza italiana. Tra i promotori del documento, vi è il consigliere regionale Roberto Anelli. Secondo il leghista bergamasco, la Regione non vuole diventare l’immondezzaio d’Italia. Per Anelli, infatti, «Gli impianti oggi esistenti in Lombardia sono già assolutamente sufficienti per lo smaltimento dei rifiuti prodotti sul territorio regionale. Un progressivo e ulteriore aumento della capacità di termovalorizzazione, troverebbe giustificazione soltanto con il conferimento di rifiuti provenienti da altre Regioni, violando quel principio di autosufficienza che tutti dovrebbero perseguire». In tal senso, il consigliere ha ricordato come sul suolo lombardo esistano ben 300 comuni virtuosi sul fronte ambientale, che praticano il riciclo dei rifiuti in percentuali superiori al 65 per cento e che per questo sono stati premiati da Legambiente. Nelle regioni del Sud, invece, sottolinea il consigliere, «i comuni virtuosi si possono contare sulle dita di una mano».