L’aumento degli abbonamenti Atm, mensili ed annuali, non è l’unica sorpresa con cui i milanesi hanno dovuto fare i conti una volta rientrati dalle vacanze estive. La giunta Pisapia, impegnata nell’approvazione della delibera del bilancio previsionale 2013 in programma nella giornata di oggi, ha deciso di operare una drastica spending review con cui intende incamerare 231 milioni di euro. Questa manovra, però, si tradurrà in nuovi inattesi rincari: come si legge oggi su Il Sole 24 Ore, non sono stati solo tagliati i budget degli assessorati, ma è stato stabilito un aumento dell’Irpef fino allo 0,8% (cioè il massimo) e dell’Imu (dal 4 al 5,5 per mille), oltre ad altri ritocchi per tassa di soggiorno, imposta sui rifiuti e tassa sull’occupazione del suolo pubblico. Ieri mattina, intanto, la Lega Nord ha lanciato la campagna di raccolta firme contro gli aumenti Atm: attraverso la raccolta firme (già centinaia quelle raccolte alla stazione Centrale), ha detto il capogruppo del Carroccio a Palazzo Marino, Alessandro Morelli, “intendiamo interpellare i milanesi sugli assurdi aumenti degli abbonamenti Atm e convincere Pisapia con migliaia di firme a fare un passo indietro prima dell’approvazione del bilancio. Vogliamo impedire l’aumento del biglietto a 1,70 euro nei prossimi mesi, ennesimo scippo a chi usa i mezzi. Pisapia si decida: o toglie Area C o non tocca i costi di Atm, altrimenti sarebbe l’ennesima prova che l’unica necessità per tutte le genialate della giunta è quella di fare cassa per cercare di coprire il buco di bilancio causato da scelte sbagliate”.