Grande paura ieri, martedì 4 febbraio 2020, all’ospedale di Sesto San Giovanni (Milano): un uomo di 51 anni ha minacciato medici, infermieri e agenti con una siringa piena di sangue. Come spiegano i colleghi di Sky Tg 24, l’aggressore – tossicodipendente e sieropositivo – ha chiesto ai sanitari alcuni farmaci che non gli potevano essere somministrati e, di fronte al rifiuto degli infermieri, ha fatto esplodere la sua rabbia: necessario l’intervento della Polizia locale, ma gli agenti sono stati a loro volta minacciati. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato disarmato e bloccato da un poliziotto. Ma non è finita qui: accusato di minacce, resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio, il 51enne è stato liberato subito dal giudice, mandando su tutte le furie il sindacato di polizia SAP…
SESTO, MINACCIA MEDICI E AGENTI CON SIRINGA INFETTA: GIUDICE LO LIBERA SUBITO
Sky Tg 24 riporta infatti che il pm non ha convalidato l’arresto dell’uomo e ne ha disposto l’immediata liberazione. Secondo il pubblico ministero, l’aggressore non ha colpito alcuno dei presenti e per questo motivo non andava arrestato. Una decisione che ha mandato su tutte le furie il Sap (Sindacato Autonomo di Polizia): «Cosa sarebbe dovuto accadere per vedersi convalidato l’arresto? I colleghi avrebbero dovuto essere infettati?». Il segretario nazionale Stefano Paoloni ha poi aggiunto: «Nel decreto di immediata liberazione il pm ha ritenuto che il comportamento non fosse idoneo a mettere a rischio l’incolumità e la sicurezza dei colleghi, quindi brandire una siringa infetta non è ritenuto sufficiente per configurare il reato di resistenza o violenza a pubblico ufficiale».