Giuseppe Moles nel caos per le parole rivolte a Lucia Azzolina oggi al Senato. Nel corso del question time a Palazzo Madama, l’esponente di Forza Italia ha usato toni duri rivolgendosi al ministro dell’Istruzione – sotto scorta per minacce e insulti – per la gestione della Scuola ed una frase in particolare ha mandato su tutte le furie le forze di maggioranza: «La scuola ha bisogno di credibilità e serietà. La credibilità è come la verginità, facile da perdere, difficile da mantenere ma impossibile da recuperare. Noi non possiamo più credere alle sue parole, troppe sono state negli ultimi mesi le contraddizioni in cui lei, ministro, è caduta e che hanno generato confusione e l’impossibilità di garantire agli studenti della scuola italiana statale e paritaria la continuità didattica». Frasi sessiste secondo molti, ma lo stesso Moles ha tenuto a ribadire poco dopo: «Mi riferivo alla credibilità della scuola. Il sessismo ed il genere non c’entrano nulla. È il M5S che strumentalizza».
MOLES NEL CAOS PER FRASI “SESSISTE” CONTRO AZZOLINA, MA…
La frase ritenuta sessista non ha niente a che fare con il ministro Lucia Azzolina, come facile comprendere dal discorso di Giuseppe Moles, ma nonostante ciò le forze di maggioranza hanno attaccato duramente l’esponente azzurro. Il Movimento 5 Stelle ha invocato seri provvedimenti in Ufficio di Presidenza del Senato, mentre per Faraone il collega forzista avrebbe perso la dignità. Forse il paragone non è dei più azzeccati, anzi sicuramente, ma forse ci troviamo di fronte a polemiche esagerate.
Il concetto di verginità politica è stato sdoganato in passato numerose volte, soprattutto con politici uomini, e anche il Movimento 5 Stelle non è stato da meno. Proprio l’ex leader Luigi Di Maio, nel 2017, si è servito del concetto per parlare del futuro alleato Matteo Salvini: «Se Salvini cerca di rifarsi una verginità politica ammiccando ancora a un’alleanza con noi sbaglia di grosso». Due pesi e due misure? Tempi (e volti) diversi? Chissà…