MONICA GUERRITORE/ “Vi racconto i momenti che hanno fatto di me quel che sono”

- Dario D'Angelo

Monica Guerritore direttore di Rai Storia per un giorno: il palinsesto tv di domenica 7 giugno "ho scelto i momenti che hanno fatto di me quel che sono".

monica guerritore Monica Guerritore a Vieni da me

Monica Guerritore direttore di Rai Storia. Almeno per un giorno. Domani, domenica 7 giugno 2020, dalle ore 9 a mezzanotte, sarà proprio l’attrice di teatro e di cinema, una carriera eccezionale che l’ha vista diretta – per citarne alcuni – da Sandro Bolchi a Giorgio Strehler e De Lullo, la “firma” di una nuova “Domenica con” su Rai Storia. A lei dunque spetterà l’onore e l’onere di disegnare il palinsesto della giornata presentando le sue scelte nello spazio curato da Giovanni Paolo Fontana ed Enrico Salvatori. Un’opportunità che la rende entusiasta, come ha ammesso all’ANSA scoppiando a ridere: “Io direttore di rete per un giorno? Quando me l’hanno proposto ho colto la palla al balzo, prima che ci ripensassero”. Ma quali saranno le scelte di Monica Guerritore alla guida di Rai Storia? Scopriamolo insieme…

MONICA GUERRITORE DIRETTORE DI RAI STORIA PER UN GIORNO

Il racconto che si snoderà nell’arco di 15 ore investirà il periodo che va dagli anni Settanta a oggi comprendendo anche un frammento da “Scene da un matrimonio” di Ingmar Bergman versione Tv del ’97, che tanta parte ebbe nella carriera di Monica Guerritore e nella fine del rapporto con Gabriele Lavia (all’epoca suo marito oltre che interprete e regista della piece). Monica Guerritore parte così “dalla musica e dalla bellezza per tirare fuori i film, gli spettacoli, le opere d’arte e i momenti che hanno fatto di me quel che sono”. Ad inaugurare il programma sarà la leggenda di Narciso e l’omaggio ad Ezio Bosso, appena scomparso, nel suo “In her name, the sea name”. Per il cinema: in prima serata, “Le vite degli altri” di Florian Henckel von Donnersmarck e alle 14 “La prima notte di quiete” di Valerio Zurlini del 1972. Omaggio a Giorgio Strehler, anche con le Canzoni della mala e Ornella Vanoni nella celebre “Ma mi”. Spazio anche a Valentina Cortese in un frammento del Giardino dei ciliegi; Sarah Ferrati-Ecuba, in un frammento de Le Troiane, diretta da Vittorio Cottafavi nel 1967; Mariangela Melato-Cassandra nell’Orestea di Luca Ronconi del 1975; e Anna Magnani-Sciantosa nella miniserie Tre donne del 1971.





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