Monica Vitti, non era Alzheimer: svelata la verità sulla malattia rara che l’ha uccisa. Il marito Russo rompe il silenzio.
Come dimenticare la magnifica Monica Vitti. Una vita passata all’insegna del cinema e del teatro, ammirata da tutti per la sua bellezza e per la sua grandissima professionalità. La sua morte, avvenuta il 2 febbraio 2022 ha sconvolto tutti, con un annuncio fatto anche a Sanremo e il ricordo doloroso di una diva che ha segnato la storia della televisione italiana. Dopo la sua dipartita, il compagno Roberto Russo ha vissuto un periodo di forte dolore, chiedendo a Veltroni di dare l’annuncio ufficiale della scomparsa di Monica Vitti.
Arrivata a 90 anni, l’attrice soffriva di una grave malattia degenerativa, e al contrario di quanto si pensa, non si trattava di Alzheimer, ma della demenza da corpi di Lewy, come ha chiarito successivamente il marito Roberto Russo. Non a caso è una forma di demenza molto simile all’Alzheimer ma causata da un accumulo disfunzionale di proteine nel cervello che portano la persona ad avere problemi cognitivi, perdita di memoria e allucinazioni per via dei gravi danni ai neuroni. Monica Vitti è morta proprio per questa patologia, che negli ultimi anni l’aveva portata a ritirarsi dai riflettori.
Monica Vitti, negli ultimi anni viveva su una poltrona
Nata nel 1931, Monica Vitti è apparsa l’ultima volta in pubblico nel 2002, insieme al marito Roberto Russo alla prima di Notre Dame nella capitale. Da quel momento, l’attrice ha optato per una vita più riservata, godendosi i frutti della sua carriera in pace e senza le telecamere a seguirla continuamente. Dalla malattia in poi è stata seguita giornalmente da Russo e da due badanti che ogni giorno si prendevano cura di lei anche se ormai passava le sue giornate seduta su una poltrona in casa. Lei e il marito si erano conosciuti nel 1983 e da quel momento non si sono più lasciati nonostante la grande differenza d’età: all’epoca, lei aveva 52 anni, mentre lui 36.
