Ricorre oggi, 29 giugno, il decimo anniversario della morte di Pietro Taricone, indimenticato concorrente della prima edizione del Grande Fratello, deceduto in seguito ad un incidente in paracadute. Aveva 25 anni quando si fece conoscere da tutta Italia. Con lui, a vivere la medesima esperienza per la prima volta nel nostro Paese c’era anche Salvo Veneziano, l’ex gieffino che oggi ricorda il “Guerriero” attraverso una intervista a Fanpage.it. Salvo aveva avuto modo di ricordare Pietro proprio quest’anno, in occasione del suo ingresso-lampo al GF Vip: “Resta il simbolo di quel programma e bisogna tenere vivo il suo ricordo […] Sono uno dei pochi che ricorda Pietro ogni anno”, dice. Del giorno del drammatico incidente ricorda tutto alla perfezione: “Mi chiamò una persona per informarmi. Ricordo che fu una giornata terribile, mi richiamarono alle sei del mattino del giorno dopo per dirmi che non c’era più”. Quel drammatico giorno, Salvo si trovava a Milano. Oggi ricorda con un certo dispiacere il fatto di non essersi potuto recare ai funerali per un ultimo saluto: “Una cosa che mi è rimasta – ma sono scelte della moglie, ci mancherebbe, non mi permetterei mai di discuterle – è che fu cremato qualche giorno dopo. Avvenne tutto in fretta, non avemmo la possibilità di vederlo”. Questa però, secondo quanto riferisce Fanpage, sarebbe stata una precisa volontà di Pietro.
SALVO VENEZIANO RICORDA PIETRO TARICONE
E’ sempre Salvo Veneziano a raccontare alcuni aspetti inediti di Pietro Taricone. I due erano usciti da poco dal Grande Fratello quando Pietro lo avrebbe raggiunto in camera consegnandogli la camicia e il porta microfono e dicendogli: “Questi tienili tu, io me ne vado al mio paese”. Racconta in merito: “Il giorno dopo erano tutti in paranoia perché dovevamo fare delle interviste. Io sapevo tutto ma feci finta di niente. Lo rividi da Maurizio Costanzo quando fece “Taricone contro tutti”. Gli brillavano gli occhi. C’è stato sempre un rapporto speciale tra me e lui”. Seppur stupidamente, ammette, dopo la sua morte Salvo si arrabbiò molto con la moglie, l’attrice Kasia Smutniak perchè “gli aveva trasmesso la passione per il volo. Da stupido, all’epoca mi ero proprio arrabbiato”. Da allora però non ha mai cercato un contatto con Kasia nè con la bambina avuta da Pietro: “Mai ma prima o poi cercherò di vederla. Non ho mai cercato un rapporto con la moglie, le portavo rancore anche se non ha nessuna colpa”. Pietro sognava il tappeto rosso, insieme alla sua fidanzata bellissima e di vincere l’Oscar. Un sogno che, come spiega Salvo, in parte si è realizzato: “Non ha vinto l’Oscar ma ha fatto l’attore, ha avuto la sua modella vicino, una bella vita, la sua villa, i suoi cavalli, era diventato padre. Me lo immagino ancora così, come se stesse ancora vivendo la sua vita, sognando Hollywood”. Tra gli altri ricordi nostalgici, quella volta che, dopo il GF, si salutarono e lui gli disse: “Vado dalla mia mamma, al mio paese”.