Per la morte di Ramy Elgaml sono stati rinviati a giudizio il carabiniere che lo investì e Fares Bouzidi, alla guida dello scooter: cosa si è deciso

Il carabiniere che investì lo scooter a Milano con a bordo Ramy Elgaml, poi morto dopo l’incidente, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di omicidio stradale. Lo ha fatto sapere oggi, 3 dicembre 2025, la procura meneghina, chiudendo le indagini a poco più di un anno dal decesso del giovane nordafricano, avvenuto nel capoluogo lombardo il 24 novembre di un anno fa.



Quella vicenda fece molto scalpore visto che Ramy Elgaml morì dopo che era in fuga dalle forze dell’ordine, a bordo di uno scooter guidato da Fares Bouzidi. A un certo punto l’auto dei carabinieri si scontrò con il mezzo a due ruote e, dopo la caduta, Ramy Elgaml morì. Per quella morte anche Fares è stato rinviato a giudizio con l’accusa di omicidio stradale, visto che era lui a guidare lo scooter, sfrecciando ad alta velocità per le vie di Milano fino alla caduta fatale.



RAMY ELGAML, NELL’INDAGINE ANCHE ALTRI 6 CARABINIERI

Fanpage fa notare che nell’indagine vi sono anche altri sei nomi di militari che sono al momento indagati per varie accuse, come ad esempio favoreggiamento, cancellazione di video e file, false informazioni ai pubblici ministeri, ma anche depistaggio, senza dimenticare che il carabiniere che andrà a processo dovrà rispondere anche del reato di falso ideologico, nonché di lesioni verso Bouzidi a seguito dell’incidente avvenuto.

È logico quindi che quello che si celebrerà nei prossimi mesi sarà un processo fortemente politico, visto che questa vicenda ha diviso in due non soltanto l’opinione pubblica ma anche il Parlamento: da una parte, la maggioranza del governo, c’è chi ha difeso l’operato del carabiniere, ricordando che i due scooteristi non si sono fermati a un alt delle forze dell’ordine; dall’altra chi invece punta il dito contro il militare dell’Arma, accusato di aver dato vita a un’azione avventata e spericolata che poi ha portato appunto alla morte di Ramy Elgaml.

Ramy Elgaml (Foto: web)



RAMY ELGAML, NEGATA PER DUE VOLTE LA SUPER PERIZIA

Dopo la vicenda la procura milanese indagò subito per omicidio stradale, anche se gli inquirenti devono ancora stabilire se lo scooter T-Max su cui viaggiavano i due nordafricani sia stato toccato dall’auto dei carabinieri e quindi sia caduto, o se Fares abbia fatto tutto da solo nel tentativo di scappare. Per l’accusa vi sarebbe un concorso di colpa fra i due guidatori, sottolineando il possibile impatto, mentre la difesa di Bouzidi sostiene invece che i carabinieri non avrebbero dovuto scontrarsi con lo scooterone.

Alla luce di questi due pareri discordanti, la procura ha chiesto una perizia super partes, anche se il Gip del tribunale di Milano l’ha già rigettata per ben due volte ritenendo la stessa inammissibile. Una vicenda quindi molto spinosa e complessa che vedremo come si protrarrà nei prossimi mesi, ma, come detto sopra, il caso diverrà inevitabilmente politico, comunque finirà.